Cassano sbotta sulla serie tv dedicata a Totti: "Ne esco male, non ero così"

Antonio Cassano ha dimostrato ancora una volta di trovarsi a suo agio su Twitch, ai microfoni della BoboTv. Solitamente il quartetto composto dal padrone di casa Christian Vieri, FantAntonio, Daniele Adani e Nicola Ventola ama trattare di temi calcistici con il 38enne ex Roma, Inter e Milan sempre particolarmente accalorato, provocatorio e irriverente nei suoi commenti. Questa volta nel mirino di Cassano è finita la serie evento di Sky che racconta la vita di Francesco Totti dal titolo "Speravo de morì prima".

Attacco frontale

L'ex attaccante della Roma ha criticato diversi elementi della serie tv dedicata al Pupone a partire dall'attore che rappresenta sia lui che Totti:"Prima di tutto non somiglia a me. L’attrice che fa Ilary più o meno le somiglia, ma Totti invece sembra Perin", la prima stoccata del barese.

Cassano è poi entrato nello specifico spiegando come realtà e rappresentazione nella serie tv non coincidano:"La realtà, poi, non c’entra niente con la serie. Ci vogliono 10 anni per raccontare quello che ho fatto a Roma e quello che si è fatto a Roma. Quando Francesco ha dovuto prendere decisioni importanti io non c’ero già più, lui aveva rinnovato nel 2004 e aveva ancora 3 anni di contratto".

"Non ero così"

L'ex attaccante di Inter, Real Madrid e Milan ha voluto ringraziare i genitori di Francesco Totti per come l'hanno trattato nel periodo in cui era a Roma ma ha criticato la rappresentazione della sua figura nella serie tv:"Ringrazierò sempre la madre, il padre e Francesco perché mi hanno trattato come un figlio. Ma l’invadenza che appare nel film non c’era assolutamente. Il film è bello perché è sul mio amico, ma in alcune occasioni non ne esco bene e mi hanno fatto apparire in un modo che non mi è piaciuto", la conclusione di FantAntonio.

Tanti errori

Secondo Cassano anche Totti non è stato rappresentato al meglio con diversi errori scenici e di contenuto: "Lo hanno fatto passare come uno che parlava sempre, invece lui non parlava quasi mai. Quando gli allenatori nello spogliatoio chiedevano “il capitano deve dire qualcosa?” lui faceva cenno di no con la testa.

Su Vito Scala invece non hanno indovinato proprio niente: lui è stato fondamentale, gli ha governato un impero. Parlava poco, ma Totti lo ascoltava", la conclusione di Cassano sulla serie tv dedicata Totti.

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