In un momento delicato per l'Italia, l'Europa e il mondo per quanto riguarda l'emergenza coronavirus, ci ha pensato il presidente del Brescia Massimo Cellino ad agitare le acque creando motivo di discussione. Il numero uno del Brescia infatti ha convocato per domani mattina alle ore 9 al campo tutti i collaboratori tecnici, i preparatori e gli osservatori facenti parte degli staff di Mr. Fabio Grosso e di Mr. Eugenio Corini, già esonerati nel corso della stagione dal rendere le loro prestazioni".
Il bresciano, tra l'altro, è uno dei posti più bersagliati dal covid-19 e questo è stato definito un atto irresponsabile da parte del numero uno delle Rondinelle che proprio nelle scorse ore aveva richiesto anche l'intervento dello Stato, nell'ordine di 150 milioni di euro, per permettere alle società di pagare gli stipendi ai calciatori.
L'attacco dell'AIAC
L'associazione italiana allenatori calcio è entrata in tackle nei confronti di Cellino con un comunicato apparso sul proprio sito ufficiale: "L'AIAC vuole oggi denunciare la grave ed irresponsabile condotta posta in atto dalla società Brescia Calcio S.p.A. nei confronti degli allenatori e preparatori atletici in precedenza esonerati. Nonostante emerga dal sito ufficiale del Club la “sospensione di tutte le attività della Prima Squadra fino al giorno 28 marzo compreso”, il Brescia Calcio S.p.A. ha inspiegabilmente richiamato e convocato per domani mattina alle ore 9.00 al campo di allenamento di Torbole Casaglia i collaboratori tecnici, i preparatori e gli osservatori facenti parte degli staff di Mr. Fabio Grosso e di Mr. Eugenio Corini, già esonerati nel corso della stagione dal rendere le loro prestazioni".
Il comunicato prosegue con un affondo diretto al numero uno del club lombardo: "Tale convocazione appare del tutto illegittima e strumentale, nonché contraria al buon senso, alla correttezza e alla buona fede nell’esecuzione del contratto, tenuto conto della gravità della situazione che sta interessando proprio in questi giorni la provincia bresciana e considerata l’attuale sospensione degli allenamenti della prima squadra, in ferie sino al 28 marzo".
La controreplica del Brescia
La risposta del Brescia calcio non si è fatta attendere sui canali ufficiali e social negando di aver convocato tecnici ed ex allenatori:"Il Brescia Calcio tiene a precisare che la convocazione per la giornata di domani, mercoledì 18 marzo 2020, presso il Centro Sportivo di Torbole Casaglia è stata inoltrata ai tecnici di base a contratto, tra cui collaboratori tecnici e preparatori atletici.Tale convocazione non è stata mandata né ai primi né ai secondi allenatori sollevati dal loro incarico nel corso di questa stagione. La ragione della convocazione è data dal fatto che, considerata la situazione sanitaria in corso, già da qualche settimana era stata fatta una valutazione in merito alla possibilità di prevedere una programmazione dell’attività con allenamenti a singolo giocatore o al massimo a gruppi di due giocatori, frazionati nella giornata e distribuiti su tutta la superfice del Centro Sportivo".
Chiusura con specifica che saranno adottate tutte le misure precauzionali in questo momento delicato per via dell'emergenza coronavirus: "Nell’ottica di programmare una simile attività e con l’intento di garantire la massima sicurezza dei propri atleti e tesserati, è stato ritenuto opportuno attingere a tutte le risorse possibili, tra il personale sotto contratto con Brescia Calcio.Brescia Calcio precisa infine che in vista dell’incontro di domani, per tutelare la salute di tutti, garantirà il rispetto di tutte le misure di sicurezza indicate dal Decreto Ministeriale relativo ai comportamenti da tenere sul posto di lavoro".
Posizione ufficiale del Brescia Calcio in merito al comunicato diffuso oggi dall’AIAC.
— Brescia Calcio BSFC (@BresciaOfficial) March 17, 2020
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Materazzi lo attacca
Marco Materazzi
ha voluto dire la sua in merito con un post al veleno e con una didascalia a commento della foto pubblicata su Instagram che non lascia spazio ad interpretazione: "Gente così fa solo male al calcio...Vergognati!".
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