È l'anno dell'Italia, non ci sono più dubbi. E non è sicuramente l'anno della Gran Bretagna. La staffetta 4x100 metri alle Olimpiadi di Tokyo l'ha dimostrato ancora una volta. E noi italiani un po' godiamo, soprattutto dopo quanto accaduto a Wembley durante gli Europei di calcio ma anche nei giorni successivi. Non è tanto la vittoria sugli inglesi a strapparci un sorriso, anche se quella aiuta molto, è la loro incapacità di accettare la sconfitta a renderci ancora più orgogliosi di sventolare il tricolore. In queste pazze Olimpiadi durante le quali gli sport di squadra hanno deluso su ogni fronte e le medaglie sono arrivate dalle discipline meno blasonate, è indubbio che ci sia stata un po' più di soddisfazione nel vincere sconfiggendo gli inglesi. Filippo Tortu docet.
Il velocista milanese, che aveva deluso nelle semifinali dei 100 metri, ha tagliato il traguardo 1 centesimo di secondo prima dell'inglese. Un centesimo equivale a un battito di ciglia più o meno. Un'inezia che può costare la medaglia del metallo più pregiato quando concorri alle Olimpiadi. E quel centesimo di secondo che Filippo Tortu ha messo tra sé e il velocista inglese ce lo ricorderemo a lungo in Italia. "Ancora Italia-Inghilterra, un centesimo che vale come un rigore, non è il loro anno. It's coming to Rome di nuovo", ha esultato Filippo Tortu mettendo per un momento da parte la diplomazia. Perché adesso si può, perchè va bene ed è giusto così.
Nell'ultima settimana gli inglesi, come si dice dalle parti di Roma, hanno rosicato assai. Ai sudditi di sua maestà non è andata già la vittoria del nostro Marcell Jacobs nella gara regina, quella dove il loro velocista è stato eliminato prima ancora del via per una falsa partenza. Con ancora in testa la delusione di Wembley, dove già pregustavano la vittoria degli Europei di calcio, hanno mosso all'atleta delle Fiamme oro subdole accuse e insinuazioni di doping. Hanno fatto di tutto per sporcare la splendida vittoria di Jacobs ma non ci sono riusciti. Chissà cosa si inventeranno nei prossimi giorni per svalorizzare l'oro della nostra staffetta. Magari apriranno una petizione per ripetere la gara, così come hanno fatto per la finale Italia-Inghilterra di Euro2020.
Poco importa cosa diranno gli inglesi, dopo tutto quel centesimo di Filippo Tortu va di diritto nella bacheca dei momenti più emozionanti del 2021, che se da un lato è stato deludente almeno quanto il 2020 a causa della pandemia, dall'altra si sta facendo perdonare con una sequela di successi che difficilmente potremmo mai replicare.
Dai Maneskin che conquistano l'Eurofestival, con gli inglesi ultimi senza nemmeno un punto (anche San Marino ha fatto meglio di loro) agli eroi olimpici di Tokyo, passando per i gladiatori di Wembley, il tricolore sventola alto in questo strano 2021.
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