Chi è Cristina Chirichella, il capitano dell'Italvolley femminile

La centrale azzurra è una delle grandi protagoniste della Nazionale guidata da Mazzanti. Molto attiva sui social, ama la cucina e curare la sua femminilità

Chi è Cristina Chirichella, il capitano dell'Italvolley femminile

È diventata capitano dell'Italvolley femminile nel 2017 a soli 23 anni, adesso ne è leader e guida dentro e fuori dal campo. Cristina Chirichella è una delle grandi protagonisti dell'Italvolley di Davide Mazzanti, impegnata in questi giorni nelle fasi finali dei Mondiali di pallavolo, dopo la conquista degli ultimi Europei.

La carriera e i trionfi

Classe 1994, napoletana dei Colli Aminei. Dalla città campana Cristina Chirichella è partita adolescente. Da lì 'Cri' – come tutte le compagne, i famigliari e gli amici la chiamano – è risalita per il Bel Paese: Roma, Pesaro, Ornavasso e Novara.Centrale di ruolo, a sedici anni inizia a giocare per il Club Italia, squadra della Serie B1 che gioca a Roma, dove viene subito notata dalle nazionali minori. Due anni dopo diventa una professionista, ingaggiata dal Pesaro in Serie A1 e diventa subito una delle giocatrici di pallavolo più promettenti del campionato. Dopo soltanto un anno passa all'Ornavasso, nella provincia piemontese. Quindi, dodici mesi dopo, passa all'AGIL Novara dove milita tutt'ora e dove vince subito tutto: uno Scudetto, due coppe Italia ed una Supercoppa. Nel 2018 arriva anche il sigillo europeo con la conquista della Champions League. In poco tempo diventa anche un punto fisso dell'Italvolley, dove milita dal 2013 fino a diventarne il nuovo capitano nel 2017. In azzurro conquista la medaglia d'argento al World Grand Prix 2017 e ai Mondiali 2018 e quella di bronzo agli Europei 2019: nell'edizione successiva vince la medaglia d'oro. Nel 2022 il trionfo nella Volleyball Nations League.

Gli interessi e le passioni

Instagram è uno dei suoi "passatempi" preferiti ed è tra le pallavoliste più attive sui social con ben 178 mila followers. Cristina ama godersi anche i momenti lontano dal volley coltivando gli interessi tipici dell’universo femminile. Dalla cucina alla cura dell’aspetto personale."Mi diverto a provare a cucinare. Sperimento e mi piace fare piatti di pesce e risotti. E alla mia femminilità non rinuncio. Fuori dalla palestra mi piace vestirmi bene, elegante. Mi piace prendermi cura quotidianamente del mio corpo e della mia alimentazione con una linea biologica". Passioni che l’hanno portata anche a partecipare nel 2014 alla trasmissione tv in Rai Detto fatto dove si è sottoposta a una prova di trucco.

L'amore e la vita privata

Attorno al 2016 conosce Federico Rigamonti, pallavolista e poi allenatore in Serie C proprio con il Novara, suo attuale compagno. Sempre legata alla sua città natale, Napoli resta il focolare di casa dove rifugiarsi nei momenti di pausa, per ricaricare le pile e abbracciare mamma Sonia e papà Giuseppe. Una laurea con 110 e lode conseguita in Scienze Motorie e dello sport. Un solo tatuaggio: sul braccio destro, il simbolo dell'infinito con le iniziali sue e del fratello Gaetano, al quale è legatissima. Meno appassionata invece di calcio. Ma chi la conosce assicura che pur seguendolo poco, non abbia mai nascosto di fare il tifo per il Napoli.

La storia dei tacchi alti

1,95 metri per 75 chili, con la sua massima altezza raggiunta appena all'età di undici anni, aveva già fatto "intuire" che nel suo futuro ci fosse, appunto, la pallavolo. E lei, su questa cosa, ci scherza su. "I ragazzi non mi invitavano mai a ballare perché ero troppo alta e io ci soffrivo". Nonostante l'altezza non disdegna di portare i tacchi alti, anche se una volta rischiò di compromettere un’appuntamento importante della sua carriera. "Per il capodanno 2015 non ho rinunciato alle scarpe con il tacco.

Mi piace portarle, ma non sempre sono il massimo per camminare. Ho messo male il piede, ho preso una storta e ho rischiato grosso per il torneo di qualificazione olimpica 2016 giocato poi in Turchia". Per fortuna tutto finì senza gravi conseguenze.

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