Prima o poi doveva succedere. Alberto Contador, il più forte ciclista degli anni 2000, ha detto basta. Lo ha fatto con un video pubblicato sul suo profilo Instagram, dove ha annunciato che parteciperò con il team Trek-Segafredo alla prossima Vuelta a España, ma quella sarà l'ultima corsa di una straordinaria carriera.
"El pistolero", come è stato soprannominato per la sua abitudine di festeggiare le vittorie mimando con la mano destra un colpo di pistola, lascia il ciclismo con un ricco palmarés e la consapevolezza di avere dato - e vinto - tutto.
Nato a Pinto (Madrid) nel 1982, durante la sua infanzia Contador pratica diverse attività sportive, ma è a 14 anni che si innamora della bicicletta. Da quel momento, il ragazzino terribile che in salita stacca tutti si affaccia in maniera sempre più decisa al ciclismo che conta, fino a quando trionfa nel 2007 nella sua prima importnte corsa a tappe, il Tour de France.
Negli anni successivi lo scalatore spagnolo diventa un cannibale: si aggiudica due Giri d'Italia (2008 e 2015), un altro Tour de France (2009) e tre Vuelte a España (2008, 2012 e 2014), diventando il sesto ciclista della storia a vincere la "Tripla corona" e il più giovane in assoluto a farlo (2009, ad appena 27 anni).
In realtà la sua carriera conterebbe anche un altro Giro (2011) e un altro Tour (2010), ma questi due titoli gli vengono revocati a causa di una discussa positività a una sostanza dopante, il Clenbuterolo. Scontata la squalifica Contador torna a gareggiare ad alti livelli, trionfando nella Vuelta del 2014 e nel Giro 2015 grazie a un'impresa sul Mortirolo.
Negli ultimi tempi Contador aveva subito un netto calo fisico, che al Tour di quest'anno gli aveva impedito di essere tra i protagonisti per la vittoria finale. Ai giornalisti che gli domandavano i suoi obiettivi per il futuro, "El pistolero" rispondeva che avrebbe continuato a correre solo se si fosse sentito ancora in grado di competere ad alti livelli.
Oggi la decisione definitiva di lasciare.
Ma i ricordi delle sue imprese rimarranno indelebili nella mente e nel cuore dei suoi tanti tifosi sparsi in tutta Europa. Infatti, a differenza di molti suoi colleghi "cannibali" Contador ha sempre avuto la simpatia di tutti per l'umiltà e la "leggerezza", di carattere e sulla bici, che lo hanno da sempre contraddistinto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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