L'ultimo giro di Rik, mito delle classifiche

Ciclismo, Van Looy si è spento a 91 anni

L'ultimo giro di Rik, mito delle classifiche
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Avrebbe compiuto 91 anni domani Rik Van Looy, era il fuoriclasse del ciclismo più vecchio al mondo. È stato davvero una leggenda Van Looy, uno degli interpreti più grandi della storia del ciclismo. Per la sua eleganza, per il suo modo di fare, per la considerazione che aveva in gruppo era per tutti l'Imperatore di Herenthals.

In bici da quando a 12 anni consegnava giornali, il fuoriclasse belga ha saputo ricavarsi uno spazio privilegiato in un'epoca di assoluti fuoriclasse del pedale: da Fausto Coppi a Ferdi Kubler, da Hugo Koblet a Louison Bobet, per passare poi a Jacques Anquetil e Charly Gaul, fino a Eddy Merckx e l'altro Rik, in questo caso Van Steenberger. In questa elettrizzante sfida intergenerazionale, Van Looy ha saputo mettere assieme la bellezza di 367 vittorie, secondo solo al Cannibale Merckx, accreditato di oltre 500 vittorie

Rik Van Looy è morto l'altra notte all'età di 90 anni. Il campione belga era stato male nelle ultime settimane e le sue condizioni negli ultimi giorni sono rapidamente peggiorate.

Nato a Grobbendon, l'asso belga negli Anni Cinquanta e Sessanta è stato capace di vincere per la prima volta nella storia del ciclismo tutte e cinque le Classiche Monumento, seguito poi da Merckx e De Vlaeminck: tre volte la Parigi-Roubaix (1961, 1962, 1965), due volte il Giro delle Fiandre (1959, 1962), una volta la Milano-Sanremo (1958), il Giro di Lombardia (1959) e la Liegi-Bastogne-Liegi (1961), a cui ha aggiunto anche corse di assoluto valore come la Freccia Vallone, la Parigi-Tour e Parigi-Bruxelles.

Campione del mondo su strada per due anni consecutivi: nel 1960 (Sachsenring) e nel 1961 (Berna).

Nella Hall of Fame dell'Unione Ciclistica Internazionale (UCI), nel 2018 è stato creato in suo onore il Grand Prix Rik Van Looy, corsa professionista che parte da Westerlo per arrivare nella sua Herentals.

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