Neppure l'annunciata assenza del suo giocatore più forte può addolcire la vigilia della Juventus. Perché oggi il Manchester City appare la squadra più in forma d'Europa. Sono i numeri, prima ancora della qualità della sua rosa, a certificarlo. Cinque gare ufficiali, altrettante vittorie, 11 gol all'attivo e Joe Hart ancora imbattuto. In estate a Pellegrini è riuscito il doppio miracolo: farsi riconfermare nonostante gli zero titoli dell'ultima stagione e convincere lo sceicco di Abu Dhabi a sborsare altri 200 milioni di euro per il mercato. Un tesoretto per puntellare l'ossatura della squadra con un giocatore strapagato per reparto: Oramendi, Sterling e De Bruyne. Così anche le cessioni di Jovetic e Dzeko sono passate inosservate.
«Voglio una squadra affamata e arrabbiata», il diktat del tecnico cileno, fin qui accontentato in maniera eclatante. Dopo appena un mese sulla Premier c'è l'ipoteca dei Citizens, che possono contare su 5 lunghezze di vantaggio su Arsenal e United, addirittura 11 sul malconcio Chelsea. Difficile individuare i punti deboli di una rosa che anche in Europa non teme confronti. Per questo l'assenza di Aguero (forte contusione al ginocchio) dispiace ma non preoccupa più di tanto. Anche se in Champions, il City non ha mai brillato: due eliminazioni di fila agli ottavi, sempre con il Barça: «La speranza ovviamente è di qualificarci, ma soprattutto di non trovare ancora una volta la squadra più forte agli ottavi». Contro la Juve per sfatare il tabù Champions: solo tre vittorie in 11 gare casalinghe nell'ultimo biennio.
«Forse non è partita molto bene in campionato, ma questa è una competizione diversa e saranno motivati. Affrontiamo una squadra forte, sono arrivati in finale lo scorso anno e hanno vinto quattro campionati di fila». Vietato distrazioni, ma anche a questo City non mancano certo le motivazioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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