Cinque gol in Champions League in una sola partita fino a ieri sera li avevano segnati solo Lionel Messi, in un Barcellona-Bayer Leverkusen dell'edizione 2011-12, e Luiz Adriano nella fase a gironi 2014-15 contro il Bate Borisov. Trono ora su cui si accomoda un altro giocatore destinato a rompere ogni tipo di record realizzativo: Erling Haaland, assoluto mattatore nel 7-0 con cui il Manchester City ha asfaltato il malcapitato Lipsia qualificandosi in carrozza per i quarti di finale di Champions.
Una partita assolutamente fuori da ogni logica per il colosso norvegese, che continua a inanellare primati a cominciare dai 33 gol in 25 presenze nella massima competizione europea, nessuno come lui. Cinque di queste reti, appunto, ieri sera, prima di essere sostituito al 63' da Pep Guardiola con l'argentino Alvarez. Un cambio accettato con serenità dall'attaccante, che poi si è seduto in panchina, tutto sorridente.
Haaland a parte, che non è poco, la squadra inglese ha gestito a piacimento una partita dominata fin dall'inizio contro un Lipsia arrendevole nonostante l'1-1 dell'andata.
Vantaggio su rigore concesso dall'arbitro Vincic con l'aiuto del Var, poi è una valanga dei padroni di casa, trascinati dal loro centravanti, implacabile e variegato nei suoi modi di trovare il fondo della rete. Di questa cinquina il più impressionante dei gol di Haaland è probabilmente il secondo, di testa, galleggiando in cielo a ribadire un tiro di De Bruyne finito sulla traversa.
Poi segna di sinistro e di destro, di giustezza o di rapina; insomma, un marziano, o un cannibale del gol.Le altre due reti del City sono di Gundogan e De Bruyne, ma sono davvero solo dei dettagli nella serata indimenticabile di Haaland.
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