Colpo Virtus, Milano subito ko in casa

Djordjevic fa scacco al re. Teodosic (19 punti e 7 assist) trascina Bologna

Colpo Virtus, Milano subito ko in casa

Scacco al re. Sasha Djordjevic ruba il sorriso a Milano attirando l'Armani nella sua tela di ragno. Per tre tempi una bella Virtus, nell'ultimo la reazione di un'Olimpia sfuggita al suo domatore. Bologna vince gara uno di finale per 83-77, gioca meglio, difende di squadra e attacca bene, a parte l'ultimo quarto, quello dove da più 18 si è trovata Milano a 2 soli punti con 4 minuti da giocare.

Vita difficile se i giocatori che a parole sono tutti felici di stare insieme e poi in una sfida così delicata vanno per conto loro. Milano salvata all'inizio da un Gigi Datome che sembra aver dimenticato il male al gomito, rimessa in partita alla fine dal Chacho Rodriguez, ma intorno c'era il quasi vuoto, cominciando da Shields, brutto come contro il Barcellona a Colonia.

Diversa la notte al Forum di Sasha Djordjevic che, dopo il 6-0 dell'illusione iniziale di Milano, ha reso inferno l'area dove l'Armani cercava di colpirla. Gamble a stoppare, gli altri ad incatenare un'avversaria che non vedeva il canestro, 20 per cento da 3 per oltre 30 minuti. Poi Teodosic (19 punti, 7 assist) e la sua luce per mandare in corto circuito la difesa milanese, creatore che ha mancato soltanto nel tiro, ma per il resto una meraviglia anche se a salvare dal rogo una Virtus che era tornata pazzerella ed egoista, con Milano a 2 punti, ci ha pensato Markovic trascinando anche un Belinelli cavaliere oscuro.

Milano che ha fatto bene solo nei tiri liberi, un'enormità, 28 su 35, adesso dovrà ripensare a tante cose dopo aver gelato i 3000 spettatori del Forum. A Messina non sono bastati i 16 punti di Rodriguez e Leday, i 15 che ha segnato Datome. Gli serviva altro oltre al solito cuore di Hines. Troppi non hanno risposto. Inizio davvero imprevedibile di questa volata scudetto che domani, sempre al Forum, proporrà la seconda sfida. Certo ora la Virtus volerà più leggera avendo rubato il servizio alla grande favorita.

Deve essere stata una sorpresa grande vedere l'Armani così impacciata, slegata, senza peso all'interno dell'area, sempre con un ombra minacciosa sui tiratori.

Certo anche la Virtus, nel capolavoro, ha commesso peccati, ma li ha mascherati bene perché davanti gli avversari sbagliavano molto di più.

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