Se è vero che una rondine non fa primavera, la vittoria del Brasile nella Confederations Cup non equivale certo alla conquista del sesto titolo mondiale, anche se la nazionale verdeoro può guardare con un certo ottimismo a Brasile 2014. Con una doppietta di Fred e un gol di Neymar il Brasile stende la Spagna nella splendida cornice dello stadio Maracanà di Rio de Janeiro. All’Italia va la finalina per il terzo posto: gli azzurri di Prandelli si impongono ai rigori per 5-4 sull’Uruguay, i tempi regolamentari si erano chiusi sul 2-2.
Quella scesa in campo con il Brasile è una Spagna troppo brutta per essere vera. Oppure sono i padroni di casa una schiacciasassi? Tra un anno sapremo. E' troppo presto, forse, per parlare di ciclo finito per i campioni del mondo in carica. Però le tre sberle rimediate dai padroni di casa, e soprattutto la mancanza di gioco, fanno pensare. Ma andiamo per ordine.
Il Brasile comincia forte, aggressivo e veloce, e già al 2' passa in vantaggio. Su un cross di Hulk, la palla finisce a tiro di Fred, che da terra batte da due passi Casillas. Il boato dei 73 mila del Maracanà accoglie la rete dall'attaccante brasiliano e dà il segnale che i campioni del mondo possono essere battuti. Pur in vantaggio il Brasile continua ad alternare giocate veloci e raffinate a rudi interventi sul portatore di palla avversario. In questo modo i padroni di casa tengono in scacco i campioni del mondo, trovando altre buone occasioni con Oscar, Paulinho e Fred. La Spagna si aggrappa a Iniesta e cresce alla distanza: al 41’ solo un miracolo in spaccata di David Luiz toglie dalla porta un tiro di Pedro a colpo sicuro. Quando il Brasile sembrava un po' in crisi, al 44’ arriva il raddoppio di Neymar. Il neo acquisto del Barcellona, liberato sulla sinistra, infila Casillas con un poderoso sinistro. Sugli spalti comincia la festa, mentre i giocatori verdeoro, dal campo e dalla panchina, abbracciano il fuoriclasse. Neanche il tempo di tornare in campo e al 2’ Fred mette a segno il 3-0, quinta sua rete in 5 gare, calciando di destro dalla sinistra per battere ancora Casillas.
La Spagna, annichilita, alza definitivamente bandiera bianca al 10’, quando Ramos calcia fuori un rigore concesso per fallo sul da poco entrato Navas.
L’espulsione di Piquè al 23’ è l'ulteriore doccia fredda. Come dicevamo prima non è il Mondiale, ma quello che si è visto nella Confederations Cup fa vedere a tutti che l’anno prossimo il Brasile sarà qualcosa in più di un padrone di casa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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