Consigli utili per trovare un altro Valentino. Parola di "fedelissimo"

Albi, il braccio destro: "La sua forza? I legami, lo scudo di amici e i piedi sempre per terra"

Consigli utili per trovare un altro Valentino. Parola di "fedelissimo"

Oggi, quando Valentino Rossi dirà addio ai suo fan a Valencia, sarà simbolicamente un abbraccio agli amanti delle due ruote in tutto il mondo, senza distinzione di sesso o età perché il Doc ha saputo far innamorare le nonne come gli smanettoni. «Essere diventato un'icona di questo sport è forse la mia più grande vittoria. Spero di non piangere», le sue parole.

Il rookie Jorge Martin sulla Ducati Pramac scatterà dalla pole. Classe 1998, il 23enne pilota spagnolo è l'emblema della nuova generazione che avanza. A 42 anni e mezzo, Rossi ha provato fino all'ultimo a tenere testa ai ragazzini della Moto3, che sono cresciuti mentre lui cavalcava gli anni d'oro della 500 e della MotoGP. Scatterà 10°, a soli 126 millesimi da Quartararo, neocampione del mondo. Quasi a dare una lezione ai ragazzini, Valentino non si è arreso e nella prima parte delle qualifiche ha anche cercato di sfruttare la scia di Pecco Bagnaia, pilota dell'Academy cresciuto al Ranch. «Spero di essere più forte dell'emozione, e fare una buona gara», ha commentato, «In qualifica ho avuto un buon feeling. Le sensazioni rispetto alle gomme e all'assetto della moto sono migliorate. Forse potevo fare qualcosina di meno sul giro, però direi che questo è il mio potenziale. Se il tempo sarà dalla nostra, credo ci sarà da divertirsi».

Eterno Peter Pan, Valentino Rossi è l'icona della passione cristallina. Con un palmares di 9 titoli mondiali e 115 gp vinti in 26 stagioni, non ha niente da dimostrare e invece la sua forza è nell'essere pilota sino in fondo. Nell'essere un pilota sempre. Felice e soprattutto capace di porre l'attenzione sulle cose positive. Con la sua carriera stellare che giunge così ai titoli di coda, almeno in MotoGP, perchè da lunedì si dedicherà alle corse in auto, quali sono i consigli utili per trovare il nuovo Vale?

Il legame. Premesso che il Doc sarà irripetibile, in una ipotetica Regola di Valentino Rossi, c'è il legame con le origini. Il Doc non ha mai perso il legame con Tavullia, dove tutto ha avuto inizio nel 1996 con un gruppetto di amici oggi colleghi della VR46. «Vale è uno di noi», sintetizza Albi, da sempre al suo fianco. «Nonostante sia una star mondiale, con noi è rimasto l'amico di sempre». Conservare un profondo legame con gli amici di sempre, permette di mantenere i piedi a terra, condizione fondamentale per un futuro campione.

Il filtro. «Nelle corse come nella vita di tutti giorni, Rossi si concentra su cosa può migliorare, mentre lascia correre quello che non va, non lo alimenta perché farebbe drenare troppe energie», racconta Albi, confessando che questa regola vincente è stata adottata da tutti alla VR.

Passione cristallina. La passione di Rossi è contagiosa: uomo squadra nel team, amico nel cerchio di amici, Vale ha sempre investito nelle relazioni umane.

Infine Rossi è sempre rimasto se stesso in pista come fuori. Il suo essere autentico, giocoso e solare è stato un collante incredibile con il pubblico che lo ha ripagato colorando di giallo gli autodromi di tutto il mondo.

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