Conte "chiude" il ristorante, ma batte sempre cassa

Il tecnico: "All'epoca la battuta sui 10 euro ci stava, era vera. Ora non c'entra nulla"

Conte "chiude" il ristorante, ma batte sempre cassa
00:00 00:00

C'è giusto Retegui a mettersi di mezzo, a impedire di pensare che la questione scudetto sia già solo un testa a testa fra l'Inter campione e il Napoli capolista. L'Atalanta non molla, ma la volata tricolore ormai è lanciata. Stasera allo stadio Maradona arriva l'Udinese: Napoli senza Kvara ma con Conte caricato a pallettoni. Domani replica l'Inter, con la sfida-bis alla Fiorentina: il primo verdetto è troppo fresco e troppo netto per pensare che basti invertire il fattore campo per invertire il risultato. Sulla carta, Inzaghi avrà di che faticare, oltreché sperare che lo 0-3 sia stato solo un episodio.

Napoli campione d'inverno, certificato dal risultato di Firenze, e favorito dai numeri: Conte in carriera ha vinto il campionato 5 volte su 6 quando era in testa dopo 23 partite, come adesso: 3 con la Juventus, una con Chelsea e Inter (secondo anno). La sesta è l'unica col precedente negativo, al primo anno in nerazzurro, con 54 punti come oggi, allora a pari merito con la Juventus, che poi vinse lo scudetto (l'ultimo, per ora).

L'Inter a gennaio non ha fatto mercato, non può, il Napoli ha venduto Kvaratskhelia: un campione in meno, ma 70 milioni in più. Ecco il Conte che non ti aspetti: «Sono qui per dare una mano, noi abbiamo bisogno di un centro sportivo, non di un giocatore in più o in meno». E a chi osa ricordargli l'arcinota storia dei 10 euro e del ristorante, rende tutto con gl'interessi. «All'epoca la battuta ci stava, era vera. Ora non c'entra nulla, non capisco perché devo essere considerato un allenatore che chiedo questo e quello». L'impressione è che vendendogli Kvara senza rimpiazzarlo, ADL abbia finito per dargli un alibi, facendogli quindi un favore (quando in realtà il sostituto è Neres, acquistato in anticipo sulla cessione). Vedremo nelle prossime puntate.

Buongiorno è pronto, da capire se giocherà dall'inizio o se partirà ancora Juan Jesus. Sempre fuori Olivera, unico assente, Conte (premiato come migliore allenatore di gennaio) schiera il solito Napoli, con Okafor in panchina. Obiettivo, 3 punti per mettere pressione a Inzaghi e spingere l'Inter a meno 6. Poi arriveranno 2 trasferte mica semplici, prima la Lazio (e sappiamo com'è andata di recente, due volte) e poi il Como, che si è visto quanto è ostico.

Non scherza neppure l'Inter: Fiorentina domani e Juventus domenica prossima, poi il Genoa a San Siro, ma prima dello scontro diretto del 2 marzo, anche il quarto di Coppa Italia contro la Lazio. Tu chiamale se vuoi, complicazioni.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica