Quella che ha definito la sua «inchiesta parallela» sul caso delle scommesse nel mondo del calcio, gli sta procurando nuovi guai giudiziari. A fine settembre Fabrizio Corona aveva scontato le condanne definitive e dal 12 ottobre, quando è stato ascoltato dalla Procura di Torino come persona informata sui fatti (da qui la visita degli investigatori nel ritiro di Coverciano per consegnare l'atto di indagine e sequestrare i telefonini a Tonali e Zaniolo) ha continuato senza sosta a lanciare le sue «bombe». Ora Corona è indagato per diffamazione aggravata «dal mezzo stampa» dalla Procura di Milano dopo le querele presentate dal calciatore della Roma Stephen El Shaarawy e da quello della Lazio Nicolò Casale, entrambi tirati in ballo dall'ex fotografo dei Vip nella trasmisssione «Striscia la Notizia».
Nelle querele i legali dei calciatori chiedono anche di esplorare l'ipotesi di reato di calunnia e rivelazione di segreto in relazione ai verbali resi da Corona alla squadra mobile di Torino che indaga sul caso. «Operazione infamante e, cosa ancora peggiore, chirurgicamente orchestrata», l'ha definita El Shaarawy. Il fascicolo è in mano direttamente al procuratore capo di Milano Marcello Viola e all'aggiunto Mannella.
Questione di giorni, forse di ore, e dopo Fagioli anche Sandro Tonali conoscerà l'entità della sua squalifica. Ieri nell'incontro tra i legali del calciatore e il procuratore Figc Chinè per discutere modalità e contenuti, gli avvocati hanno presentato una documentazione, anche sanitaria. Già qualche tempo fa l'agente del centrocampista, Giuseppe Riso, aveva ammesso come Tonali stesse «combattendo una partita, quella con la malattia» riferendosi alla ludopatia che lo affligge. Il patteggiamento pre-deferimento porta a dimezzare la pena, in più c'è la collaborazione fattiva del giocatore consapevole degli errori compiuti. Ovvero di aver scommesso sul calcio e di aver puntato anche su gare del Milan e del Brescia (due delle sue ex squadre.
Il punto di partenza è stato fissato in 18 mesi, che potrebbero essere divisi in 12 lontano dal campo e sei di pene accessorie con un percorso rieducativo e di testimonial per sensibilizzare i giovani sul tema del betting. C'è il precedente di Fagioli (7+5 mesi il totale dello stop perchè non aveva puntato sulla sua Juventus) e i legali dell'ex milanista spingono per dieci mesi senza partite in modo da garantire al proprio assistito il ritorno all'inizio della prossima stagione di Premier League (agosto 2024). In attesa dell'accordo, il calciatore continua ad allenarsi per la gara di Champions che domani il Newcastle giocherà contro il Borussia Dortmund.
Niente convocazione per Nicolò Zaniolo da parte della Pm Pedrotta, titolare dell'indagine a Torino.
Il calciatore dell'Aston Villa potrebbe essere sentito nei prossimi giorni (continui i contatti tra i legali e la Pm per accordarsi su una data) ma intanto potrebbe giocare giovedì in Conference League contro l'Az Alkmaar.
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