
Cinque gare e davanti a tutti ancora un Marquez, solo che questa volta non è Marc, ma il fratello minore. Dopo 5 anni in Motogp, Alex (nella foto), a cui era stato affibbiato il nomignolo di «eterno secondo», è andato a vincere a Jerez de la Frontera davanti ad un pubblico spagnolo in delirio nel giorno in cui il Cannibale fa un errore.
Secondo il poleman Fabio Quartararo su Yamaha, che ha riscattato egregiamente la scivolata nella Sprint per tornare su un podio che mancava dalla Malesia 2023, a conferma della crescita della sua moto che ha, come collaudatore di lusso, Andrea Dovizioso.
Terzo Bagnaia, che recupera solo 2 punticini rispetto alla testa del Campionato, in una domenica in cui era imperativo chiudere il gap. Su una pista amica, nei primi giri Pecco è stato protagonista di una bellissima battaglia con Marc, facendo vedere il suo dna di campione. Il ducatista è stato lucido, deciso e aggressivo quanto basta, lasciando presagire un'inversione di tendenza di questo difficile inizio di stagione che però c'è stata solo in parte. «Marc non si aspettava un sorpasso alla curva 9. Speravo in una bagarre più lunga, ci siamo anche toccati prima della 11», ha confessato Bagnaia, soddisfatto del duello, ma deluso del suo terzo posto. «Forte dell'esperienza dello scorso anno mi sono imposto di finire ogni gara per portare a casa più punti possibili. Potevamo però fare di più, invece dopo il sorpasso a Marc, ogni volta che mi avvicinavo a Fabio (Quartararo) facevo fatica a superarlo e soffrivo con l'anteriore. Sono così rimasto in difesa e non mi sono mai trovato nell'occasione di chiudere completamente il gap». Pecco lancia così un allarme, anche se poi si dice fiducioso: «I test post gara ci aiuteranno molto. Sono sicuro che appena ritrovato il feeling con la moto, potrò lottare come so di poter fare».
Sicuramente non è il Pecco che conoscevamo, ma la domenica di Jerez ha confermato che nelle corse niente è perduto perché anche il Cannibale può sbagliare, soprattutto se messo sotto pressione dal compagno e questo è anche un segnale di allarme per il team: la convivenza è destinata a complicarsi.
«Questa è la stagione in cui sto cadendo meno, ma è già successo due volte nella gara della domenica, un po' quello che è succedeva a Pecco lo scorso anno», ha spiegato Marc. «Devo capire il motivo. Se voglio lottare sino alla fine, devo evitare errori come questi che non sono frutto della mia esagerazione».
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