Ducati campione del mondo. E super Bagnaia cala il tris

Pecco domina a Portimao. Alla Rossa il titolo costruttori. Il made in Italy batte i colossi Yamaha, Suzuki e Honda

Ducati campione del mondo. E super Bagnaia cala il tris

Un fine settimana perfetto. Pecco Bagnaia ha riassunto così un weekend di gara sul circuito di Portimao in Portogallo che lo ha visto centrare la quinta pole consecutiva, la terza vittoria stagionale, regalando a Ducati il titolo costruttori. «Questo è il mio miglior fine settimana in MotoGP perché quando ti senti bene con la moto, tutto arriva in modo naturale. Sono felicissimo del mio risultato, ma soprattutto per quello che rappresenta per Borgo Panigale». Il piemontese ha dominato in una gara che ha visto uscire di scena il neocampione del mondo Fabio Quartararo su Yamaha, scivolato quando era in bagarre con le due Ducati del Team Pramac. Sul podio anche Jack Miller per una doppietta Ducati e il campione del mondo 2020 Joan Mir per Suzuki.

Secondo nel Campionato piloti, Pecco non presta il fianco a certe critiche. «Non ho perso il titolo a Misano (quando è scivolato mentre era in testa nel disperato tentativo di posticipare la festa del titolo del francese della Yamaha, ndr). In realtà ho perso troppi punti nella prima parte della stagione. È mancata la costanza e i risultati della seconda metà non sono bastati. Ma siamo consapevoli della nostra crescita e partiamo da una buona base per il prossimo anno. La corsa al titolo è solo rimandata», racconta Pecco, con il sorriso e la fermezza di chi sa di aver dato il massimo. «L'adattamento alla classe regina non è stato facile. Ho sofferto nelle prime due stagioni, mentre quest'anno, da quando ho varcato la porta del box del team Ducati ufficiale, qualcosa è cambiato. L'atmosfera del garage e il supporto sono stati incredibili e mi hanno permesso di esprimere il mio potenziale», continua Bagnaia.

«Siamo fortunati perché abbiamo un ottimo test rider come Michele Pirro, e poi le ducati di Luca (Marini), Enea Bastianini (miglior rookie 2021) e Jorge Martin. Insieme agli ingegneri del Reparto Corse siamo tanti a lavorare allo sviluppo della moto per la vittoria del titolo Costruttori», aggiunge Jack Miller.

Un successo che dipende ancora dalla buona sorte? Forse Casey Stoner, osservatore speciale ai box e probabilmente futuro allenatore del team ufficiale, non sarebbe d'accordo. Lui che ha fatto del talento la sua arma vincente. Della velocità e feeling di guida la sua buona stella.

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