E Max va in "gita" a Parigi senza Di Maria. Ma non può più scherzare con il fuoco

Capello gli consiglia meno battute: scelte, preparazione e gestione nel mirino. C'è chi rimpiange che l'incontro estivo con il ds francese...

E Max va in "gita" a Parigi senza Di Maria. Ma non può più scherzare con il fuoco

A rigor di risultati dovremmo già essere in atmosfera da Apocalipse now. Diciamo Juve, ma non è che l'Inter stia meglio. Certo è che Allegri deve smetterla di far battute. Glielo ha detto Capello che quando è in vena fa rima con randello (verbale naturalmente). Da tecnico, si fosse sentito dire una cosa del genere, avrebbe incenerito il malcapitato. Da opinionista lascia correre la briglia, insomma si sente più giornalista. Benvenuto! Povero Allegri, dura è la panca. Ma lui fa di tutto per renderla più dura. Il suo toscaneggiare gli fa sparar valutazioni che poi sono realiste. Dice: «La partita più importante è contro il Benfica, non contro il Psg». Giusto a rigor di logica e risultati, se la Juve è già convinta di poter arrivare seconda nel girone Champions. Però vallo a spiegare al popolo ammaliato dalla campagna acquisti e disgustato dalle ultime partite.

Qui non conta solo l'assenza di uomini importanti (Pogba, Chiesa, Di Maria), il Vlahovic si o no che tanto piace agli oppositori quando Milik aveva messo la squadra in rotta per il successo, oppure la perfida insidia dei piedi storti nei passaggi anche facili. Qui c'è una condizione fisica stravagante. Chi li allena avrà notato. Capello è stato chiaro. E come dargli torto: «La Juve non può giocare in questo modo». Quello ribatte: contano i risultati non la bellezza del gioco. Vero, ma ogni tanto bisognerebbe fare uno strappo alla regola. E i risultati di campionato sono proprio minimi, buon che le altre non corrano. Poco conta che gol subiti e punti creino la differenza in positivo rispetto alla frana iniziale della stagione scorsa.

La Champions è altra pasta. Poi ci sono i distinguo. Che gli uomini Juve abbiano spesso piedi storti lo ha dimostrato Di Maria nelle poche apparizioni: lui gioca un calcio che gli altri si sognano. Ma stasera l'argentino sarà davanti alla tv perché sono bastati 45 minuti a Firenze per richiamarlo alla fragilità dei muscoli. Ieri ha provato, Allegri non si fida a rischiarlo «con le partite importanti che avremo». Allora valeva la pena tenerlo pronto per Parigi, vista la magra della trasferta fiorentina? Soliti dubbi di un campionato insidioso per tutti: basta dare occhio agli strani risultati e ai tanti infortuni.

Certo, veder la bianconera Signora in affannata difesa contro una Fiorentina da mezza classifica non è proprio incoraggiante per le sorti future. Anzi, preoccupante per la partita contro i francesi che in 6 giornate di campionato hanno realizzato 24 reti e subite solo 4. Vero che la Ligue 1 fa solletico a quello nostrano, però Messi, Neymar, Mbappé e compagnia potrebbero diventare grandine per la annebbiata gente bianconera. Si spera anche arrabbiata per le pessime figure. Il popolo tifoso è furente e quasi rimpiange che l'incontro estivo tra il tecnico e i dirigenti Psg non sia andato a buon fine.

Ma poi chi dice che un Sarri qualsiasi saprebbe far meglio. I conti a fine stagione. E... Allegri smettila di scherzare! L'urlo di Capello potrebbe rimbombare anche stasera nel Parco dei Principi. Un consiglio più che un avvertimento. Chi scherza col fuoco...

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