E Vale lancia Grand'Italia nel Gp del Mugello: 5 Ducati davanti a tutti

Pole di Di Giannantonio, poi Bezzecchi e Marini, Zarco e Bagnaia. Marquez choc: carriera a rischio

E Vale lancia Grand'Italia nel Gp del Mugello: 5 Ducati davanti a tutti

Mugello (Scarperia). È festa italiana all'Autodromo del Mugello nel giorno in cui il giallo di Valentino Rossi lascia spazio al Tricolore. La vigilia del Gran Premio d'Italia era iniziata con la celebrazione in griglia in occasione del ritiro del numero 46 poco prima l'inizio della sessione di qualifiche. Una tribuna affollata ha salutato ancora una volta con bandiere gialle e fumogeni il campione, protagonista di gare memorabili sui 5.245 metri del tracciato toscano.

«Sono io che devo ringraziare voi per questo! È bellissimo!», ha detto emozionato Rossi in risposta ai cori provenienti dalla tribuna. «Mi fanno male la schiena e le ginocchia. Da lì ho capito che sono vecchio. Però è stato bellissimo, grazie a tutti», ha concluso al termine della cerimonia. Ancora un saluto velato di malinconia e sono tornati protagonisti i piloti della MotoGP con Fabio Di Giannantonio, Marco Bezzecchi e Luca Marini, fratello di Valentino, che hanno raccolto il testimone regalando ai tifosi una prima fila tutta italiana.

«È pazzesco», ha raccontato il rookie romano di 23 anni. «Il Mugello è la mia pista preferita, sono sempre andato forte e speravo di poter dire la mia un giorno. In qualifica ho pensato solo a spingere». Anche Nadia Padovani, la vedova di Fausto Gresini stenta a crederci. «Dopo i successi di Enea Bastiani la prima pole del Diggia». A completare una prima fila tutta tricolore i piloti VR46 Marco Bezzecchi e Luca Marini. «Il meteo è stato un po' pazzo, ma lo siamo stati anche noi: al Mugello è sempre così», ha scherzato il Bez. «Con la pioggerella che è iniziata a cadere c'è voluto proprio un bel coraggio a girare così forte» ha fatto eco Marini. «La pista teneva bene. È stato divertente, emozionante, complimenti anche alla Ducati. Per fare il salto, dobbiamo capire come migliorare l'inserimento in curva e limare ancora 2 decimi». E se le Ducati volano al Mugello con cinque Rosse davanti a tutti e oggi si attende la conferma sulla pista di casa di Borgo Panigale, il paddock è rimasto sconvolto dall'annuncio choc di Marc Marquez. «Lunedì volerò negli Stati Uniti per operarmi alla spalla», ha detto il pilota Honda. «Dopo la visita in ottobre attendevo questo momento e infine venerdì è arrivata la telefonata del dottor Joaquin Sanchez Sotelo della Clinica Mayo. Conosco le mie qualità, ma anche i miei limiti e adesso quest'ultimi sono evidenti. È un incubo. Non mi diverto, non posso guidare come vorrei. Fatico tantissimo».

Marquez ha spiegato che dopo molti consulti il braccio infortunato ha subito un eccesso di rotazione e ha bisogno di una nuova operazione per essere risistemato.

L'intervento si preannuncia complicato, ma in questo momento sembra l'unica soluzione per farlo tornare ad essere nuovamente il Marcziano. Se non dovesse riuscire, lo spettro potrebbe essere il ritiro, cosa che tutto il paddock scongiura.

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