Non è ancora chiaro il motivo per cui Recep Tayyip Erdogan ha deciso di lasciare in anticipo gli Stati Uniti, dove si trovava per la cerimonia funebre della leggenda del pugilato Muhammad Ali, morto una settimana fa a 74 anni.
Il presidente turco era giunto in America per partecipare al funerale islamico del pugile, che si è celebrato ieri, ma ha scelto di non essere presente alla cerimonia interreligiosa che era invece in programma oggi.
I media americani parlano di un Erdogan offeso dall'atteggiamento degli organizzatori, ma le versioni che circolano al momento sono numerose, compresa quella di un parapiglia tra il Secret service e le guardie del corpo del presidente.
L'agenzia turca Dogan sostiene invece che abbia chiesto di adagiare sulla bara di Muhammad Ali un drappo proveniente dalla Kaaba, il luogo santo verso cui ogni musulmano si rivolge durante le preghiere quotidiane, e che gli organizzatori non gliel'abbiano consentito.
Erdogan ha partecipato ieri sera a una cena di Iftar, il pasto che spezza il digiuno durante il mese di Ramadan, in compagnia di un gruppo di turchi della diaspora, espulsi da Stalin negli anni Quaranta.
Ha poi lasciato gli Stati Uniti.Tra i grandi assenti al funerale anche il presidente statunitese Barack Obama, grande ammiratore di Ali come pugile e come attivista per i diritti della comunità afroamericana, impegnato dal diploma della figlia Malia.
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