Dai fischi agli applausi. La cura Ranieri inizia a dare i suoi effetti: il primo è il bel pari conquistato a Londra, dove il tecnico è di casa e ha ancora tanti estimatori, sul campo del Tottenham che domenica in Premier aveva affossato il City con un poker. Sembrava una notte sfortunata: due reti subite, tre negate dal Var che aveva sancito il rigore del vantaggio inglese dopo 5 minuti, traversa di Angelino (per lui un gran salvataggio sulla linea di porta). Ma al 91' il 2-2 meritato grazie a Hummels, protagonista in negativo anche ieri con il penalty provocato su Sarr dopo l'autogol di Firenze e il gol concesso a Lukaku a Napoli.
In Europa League prestazione di carattere e un bel risultato. La notte all'Hotspur Stadium - in tribuna Max Allegri ma non i Friedkin - era iniziata male con il rigore trasformato da Son. Immediata la reazione giallorossa: zuccata vincente di Ndicka al 20' su punizione di Dybala (primo gol in giallorosso per il difensore) e due minuti dopo il bel tiro a volo di El Shaarawy finito in rete ma annullato dal Var. E al 33' il 2-1 lo ha segnato il Tottenham con Johnson, legittimando il dominio nel finale di tempo. Per una questione di centimetri, rilevati dal Var, Dovbyk si è visto due volte negare la gioia del gol a inizio ripresa, ma la Roma ha continuato ad attaccare rischiando anche qualcosa (bravo Svilar) e trovando il 2-2 in pieno recupero. Sono sei ora i punti in classifica.
All'Olimpico è stato assedio della Lazio ma con il Ludogorets è finita 0-0 (traversa
di Guendouzi nel finale). I biancocelesti restano, non più da soli, in testa alla classifica con 13 punti. In Conference League 3-2 della Fiorentina al Pafos (Kouamé, autogol di Goldar e Quarta): i viola salgono a 9 punti.
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