F1, addio a Jules Bianchi

Bianchi, che aveva 25 anni, era in stato di incoscienza dal 5 ottobre scorso, quando ebbe l’incidente nel circuito di Suzuka. La famiglia: "Ha lottato fino alla fine"

F1, addio a Jules Bianchi

Era in coma da quel tragico incidente avuto al Gran Premio del Giappone lo scorso ottobre. Questa notte Jules Bianchi è morto notte nell’ospedale di Nizza dove era ricoverato. Il pilota francese di Formula 1, che aveva solo 25 anni, era in stato di incoscienza dal 5 ottobre scorso, quando ebbe l’incidente nel circuito di Suzuka. Nella sua carriera ha disputato 34 Gran premi ottenendo 2 punti nel mondiale.

Bianchi avrebbe compiuto 26 anni il mese prossimo. "Ha lottato fino alla fine, come ha sempre fatto - ha fatto sapere la famiglia in un comunicato pubblicato su Facebook nella notte - ma oggi la sua battaglia è arrivata alla fine". "Il nostro dolore è immenso e indescrivibile". Lunedì scorso, dopo molti mesi di coma, il padre del giovane pilota aveva detto di essere "meno ottimista" sulla possibilità che il figlio potesse riprendersi. Bianchi aveva iniziato al sua attività nel team Marussia nel 2013, gareggiando 34 gran premi. E la stessa Marussia, che oggi si chiama Manor F1, ha scritto un post su Facebook per esprimere la propria "devastazione" per la perdita di Jules "dopo una così dura battaglia".

"È un privilegio per noi averlo avuto nel nostro team". La famiglia Bianchi, nel suo comunicato, ha ringraziato "tutti per l’affetto dimostrato nei mesi scorsi, che ci ha dato grande forza e ci ha aiutato ad affrontare momenti così difficili".

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