La storia della Ferrari è davvero infinita. Quando meno te l'aspetti ecco che arriva una nuova pagina da aggiungere alla leggenda. Nel bel mezzo di una stagione maledetta per la Formula 1, la Hypercar del Cavallino ha trionfato nella 24 ore di Le Mans del centenario. Lo ha fatto al primo tentativo, battendo chi come la Toyota dominava qui da 5 anni di fila. Una vittoria fantastica, tutta italiana, dalla macchina ai freni, dalla squadra fino ai piloti che sono Alessandro Pier Guidi, Antonio Giovinazzi e l'inglese James Calado. La 499P numero 51 ha chiuso le 24 ore di gara con un minuto e mezzo sull'unica Toyota rimasta in lotta. Un vantaggio costruito e distrutto almeno un paio di volte, ma alla fine la Hypercar ha dimostrato una consistenza pazzesca, soprattutto se pensiamo a come sia giovane questo progetto, alla sua prima 24 ore, alla sua quarta gara in assoluto.
Complimenti ad Antonello Coletta, l'uomo che ha costruito e diretto il programma Le Mans, uno che sa come si vince perché con le Gt ha già fatto collezione di trionfi. E complimenti anche al presidente John Elkann (quando ci vuole, ci vuole) che ha fortemente voluto questa sfida e ha puntato tanto sull'endurance, seguendo la gara dai box insieme ai figli, cosa che abitualmente non fa in Formula 1, dove forse la sua presenza sarebbe ancora più necessaria. In fin dei conti si è preso una bella soddisfazione anche nei confronti del suo ad di Stellantis, Carlos Tavares che con Peugeot nel Wec ci sta provando da un anno, senza mai avvicinarsi al podio.
La Ferrari era partita con le due Hypercar davanti a tutti. Non era scontato chiudere ancora davanti perché in 24 ore di gara può capitare di tutto. Tra sole e pioggia, incidenti e guai. Lo sanno bene i ragazzi dell'altra Hypercar, la numero 50 quella che con Antonio Fuoco aveva ottenuto la pole. Stava viaggiando alla grande, quando un sasso ha bucato un radiatore e ha costretto il team a un lunghissimo stop ai box che l'ha allontanata dalle zone che contano. Peccato perché c'erano tutti i presupposti per un arrivo in parata. Fuoco si è dovuto accontentare del giro più veloce anche in gara e del quinto posto.
In una gara di 24 ore, con una lunga notte da attraversare, l'inconveniente dietro l'angolo è sempre lì ad aspettarti. Come quando Ale Pier Guidi si è visto andare in testa coda una vettura davanti e per evitarla, con gomme fredde, è finito a sua volta in testa coda nella sabbia. Ha solo dovuto restare calmo, aspettare che lo rimettessero sull'asfalto. E poi cominciare la rimonta. Come quando la sua Hypercar non voleva più ripartire dopo uno stop, sempre con Ale alla guida. Costringendolo ad un'altra rimonta con sorpasso sull'unica Toyota rimasta in pista, prima che un incidente togliesse dalla coda della Ferrari la vettura giapponese.
La Ferrari non correva a Le Mans nella massima categoria, da 50 anni.
Non vinceva dal 1965 con Rindt e Gregory. È alla decima vittoria della sua storia gloriosa. E conquistare la 24 ore del centenario aggiunge sapore a un'impresa straordinaria. La storia può continuare. A Maranello c'è ancora qualcuno che sa vincere,
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