Fuoco sul ghiaccio. Arianna Fontana, l'atleta più medagliata nella storia olimpica italiana, potrebbe partecipare ai Giochi di Milano-Cortina vestendo colori diversi da quelli azzurri. È quanto emerge dal lungo sfogo social nel quale la pattinatrice di Sondrio è tornata a parlare del rapporto complicato con la Federazione Italiana Sport del Ghiaccio: «La mia fiducia nello staff tecnico e federale è irrecuperabile. Ho davanti a me decisioni importanti da prendere e tutte le carte sono sul tavolo, anche quelle che pensavo non avrei mai preso in considerazione». Fra queste, c'è quella di gareggiare per gli Usa, Paese del marito-coach Anthony Lobello, dove si è allenata in questi giorni anche per «vedere cosa hanno da offrire gli Stati Uniti nel caso dovessi continuare il mio viaggio olimpico». E il ministro dello Sport Abodi, ha voluto ribadire che sulla questione del cambio di nazionalità in vista delle Olimpiadi «farò di tutto affinché non avvenga».
Come si è arrivati a tutto questo? Dopo aver vinto a Pechino 2022 l'oro nei 500 metri di short track, la Fontana aveva attaccato la Fisg e il suo presidente Gios: «Altri quattro anni così non so se li reggo». Inoltre, a mezzo stampa Arianna rivelò di aver subito dei maltrattamenti da parte di alcuni componenti della squadra maschile: «La prima stagione dopo Pyeongchang 2018 mi prendevano di mira sul ghiaccio, facendomi cadere. Questo è uno dei motivi per cui me ne sono dovuta andare in Ungheria». Sembrava che in questi mesi tra la Federghiaccio e Arianna la frattura si fosse risanata, ma non è stato così. «Purtroppo - si legge nel post di ieri - non ci sono state comunicazioni costruttive sulla mia partecipazione alle Olimpiadi 2026 da parte della FISG dopo che, dall'aprile scorso, ci sono state ammissioni, da parte del presidente, di errori commessi e fatte promesse mai mantenute. Lo staff rimane, in parte, quello che ha permesso ad atleti di prendermi di mira durante gli allenamenti e ciò non è accettabile. Finché quelle decisioni e azioni saranno approvate, non tornerò semmai dovessi tornare a competere in futuro». Più tardI, in un comunicato, la Federazione ha espresso «stupore e rammarico per le gravi esternazioni espresse da Arianna Fontana che per nulla giovano alla ricerca di una soluzione comune in vista di Milano Cortina 2026».
«La Fisg - prosegue la nota - ha lavorato affinché l'atleta fosse posta nelle migliori condizioni per competere ai massimi livelli, impegnandosi a garantire 200 mila euro a stagione a copertura delle sue spese di preparazione, cifra peraltro lontanissima da quella irraggiungibile richiesta. Di certo, la Fisg non tollererà ulteriori accuse, avvertimenti o intimidazioni da parte di Fontana». «Sono amareggiato dalle sue frasi, mi aspetto che mi chiami per chiarire», così il presidente del Coni Malagò.
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