Vettel, Ricciardo, Alonso: una triade di piloti che guardano al 2019 come la liberazione da un malanno incurabile. Ma se Alonso e Ricciardo possono cestinare completamente la stagione in corso, il campione tedesco ieri ha rivisto il sole.
Una gara da campione del mondo finalmente, combattivo, determinato, senza errori: il Vettel che la Ferrari aveva ingaggiato per vincere il mondiale.
Due sorpassi, quelli su Hamilton e Ricciardo, che hanno cancellato come un colpo di spugna tutti precedenti errori e pasticci fatti dal campione tedesco. Poi, colpa di un imprendibile Olandese Volante, è finita la speranza: matematicamente chiuso il titolo piloti, il viso tirato di Vettel non è cambiato per tutto il dopo gara.
Una rabbia contenuta, sofferta, che si intravedeva nelle gengive strette, nel digrignare i denti senza dare troppo nell’occhio complimentandosi con Hamilton: lo sguardo, la mascella pulsante, la risposta secca a David Coulthard all’arrivo.
"He drove superbly all year... number five, I think it's something incredible"
— Formula 1 (@F1) 29 ottobre 2018
Sebastian Vettel on @LewisHamilton's title triumph
And the "horrible moment" when his own dreams faded
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Il Re non si diverte: così è stato, e nessuno è riuscito nell’intento di fargli cambiare idea.
Nemmeno le parole di Arrivabene, ormai un po' logore e riciclate dalle prime gare vittoriose della stagione sono servite: suonavano come chiara illusione ormai. Il titolo Costruttori è praticamente perso, anche compissero un capolavoro, a Maranello non basterebbe per strapparlo alla Mercedes.
E’ chiaro come non ci siano più motivi per combattere: Il Kaiser di Heppenheim ha dichiarato la resa, per sua stessa ammissione: “Non sono qui per perdere. Non lo so, oggi sono come svuotato. Non so che dire. Quest’anno è stato difficile per noi, anche per me. Diverso dall’anno scorso, ma penso che abbiamo tanto da migliorare per il futuro. Adesso sono vuoto dentro, ma ringrazio tutta la squadra, i tifosi, gli uomini a Maranello. Promettere qualcosa è sempre difficile, ma posso promettere che andrò sempre al 100% e farò il massimo che posso“.
Alla fine, da vero campione quale egli è, ha fatto visita al box Mercedes per complimentarsi con i vincitori. Solo Toto Wolff è riuscito a strappare un sorriso e uno sguardo meno tirato a Vettel: da settimane circolano voci sul suo malcontento, e l’inquadratura di Sebastian nelle frecce d’argento ha come risollevato la sua situazione.
Il prossimo anno con l’arrivo del rampollo della Ferrari Academy
non sarò facile per il tedesco, ma ora la squadra deve fare quadrato intorno al suo pilota: diversamente, ancora una volta dopo Alonso, Maranello avrà bruciato un campione senza portarlo al successo come tutti speravano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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