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Formula1, Ferrari: "Abbiamo valutato lo scambio delle posizioni"

Binotto ha confermato che è stata valutata la possibilità di restituire la posizione a Charles, contrariato per la seconda posizione finale. Problemi interni in vista?

Formula1, Ferrari: "Abbiamo valutato lo scambio delle posizioni"

La Formula1 ha visto negli ultimi Gran Premi, l’indubbia conferma di quello che in molti pronosticavano da tempo: l’ascesa prorompente di Charles Leclerc tra i piloti in griglia.

Una gara ancora una volta ineccepibile quella disputata dal pilota monegasco, che gli sarebbe indubbiamente valsa la terza vittoria consecutiva dopo le tappe in Belgio e Italia se non fosse intervenuta la strategia del muretto Ferrari.

Forte e istintiva la delusione di Leclerc, il quale immediatamente dopo la bandiera a scacchi ha mostrato il suo disappunto nei gesti e nelle (poche) parole. Un accenno di “Buah” di Raikkonen-memoria, immediatamente ripreso dal team principal Mattia Binotto via radio: “Bravo Charles, sono contento anche per te. Adesso vai a podio e gioisci. E dopo avremo modo. Punto”.

Una gioia che indubbiamente non traspariva nello sguardo cupo di Leclerc sul podio, mentre lo champagne scorreva e Maranello festeggiava finalmente una doppietta inseguita ormai da oltre due anni.

Lo stesso Binotto nel dopo gara ha voluto chiarire la situazione: “Capisco che Charles fosse un po' deluso, perché stava facendo il meglio possibile per vincere la gara, e penso l’abbia fatto. Se abbiamo preso in considerazione lo scambio di posizioni? Sì, lo abbiamo fatto: ma penso che in quel momento, fosse la scelta giusta non farlo”.

A causare il malessere interno, lo scambio di posizioni avvenuto a seguito del pit-stop anticipato di Vettel rispetto a Leclerc: normalmente in questi casi, è il pilota in testa ad avere la precedenza (quindi Leclerc) ma la necessità di difendere la posizione di Vettel su Max Verstappen, ha spinto il muretto a cambiare strategia.

La Red Bull, anticipando il rientro del suo pilota, ha costretto Ferrari a coprire la posizione di Vettel, anticipandone il cambio gomme. A quel punto, un gran giro di Sebastian, ha permesso al campione tedesco un guadagno di quasi 4 secondi su Leclerc, facendolo risultare davanti.

“In questo caso non avremmo fermato Charles anche se al comando della gara, perché sarebbe finito nel traffico e sarebbe stata la mossa sbagliata”, ha concluso Binotto.

A conti fatti, con una doppietta rossa inimmaginabile su una pista dall’alto carico non adatta alla SF90 originaria, impossibile dar torto al team principal di Maranello.

Per la Ferrari un weekend importantissimo: ha ritrovato il suo quattro volte campione del mondo e una monoposto competitiva, grazie all’upgrade aerodinamico subìto. Il nuovo muso e il fondo modificato hanno infatti permesso alla SF90 di non trovarsi più a disagio nelle curve lente, dove le Mercedes (e le Red Bull) letteralmente volavano, permettendo a Vettel quella confidenza nella guida che era venuta a mancare nei gran premi precedenti.

La bandiera a scacchi ha portato buone nuove ma non solo: adesso Binotto si ritrova a gestire

una situazione nei box non facile, con un campione ritrovato e un giovane pilota (figlio della Ferrari Driver Academy) altrettanto e forse adesso, più veloce. Dopo Spa e Monza, le scaramucce tra i due sono appena iniziate.

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