Non si rompe solo la Ferrari. E questa per il campionato è già una buona notizia. Se incomincia a rompersi anche la Red Bull non dovremmo correre il rischio di annoiarci. Certo, la Red Bull, inaspettatamente fragile, è ancora terribilmente veloce e se Max resta fermo ai box per la rottura del semiasse in Q2, la pole se la prende Perez. Max stava rifilando mezzo secondo a tutti, il messicano è invece rimasto più vicino. Leclerc gli è arrivato a 0155. Peccato che retrocederà di 10 posizioni sullo schieramento per la sostituzione della centralina. Il suo posto in prima fila lo prenderà Fernando Alonso che sicuramente cercherà di inventarsi qualcosa visto che in gara sono in pochi ad avere la sua visione.
Una prima fila inedita, due seconde guide all'arrembaggio come Russell e Sainz subito dietro e quei due lontanissimi ad inventarsi le rimontone: gli ingredienti per un gran premio dell'Arabia Saudita elettrizzante ci sono tutti. L'anno scorso Max è riuscito a vincere partendo da lontano in Ungheria quando scattò 10° e in Belgio quando era addirittura 14° sullo schieramento. Potrebbe battere il suo record vincendo dalla quindicesima posizione. Ha una Red Bull per farcela, ma la pista è di quelle dove bisogna fare molto attenzione a restare lontano dai guai
La Ferrari, inutile nasconderlo, non è ancora a posto. Non è lontana come in Bahrain, ma obbiettivamente c'è parecchio da fare. L'anno scorso sul giro secco Charles non aveva rivali. Quest'anno non ha ancora potuto esaltarsi. A deludere in qualifica è stato però Carlos Sainz. Con la penalizzazione di Leclerc avrebbe dovuto esser lui la prima punta della Scuderia. Avrebbe dovuto andare a caccia di Perez. Invece Carlos, dopo esser riuscito in extremis a evitare il taglio in Q2 (giocandosi però un set di morbide), non è andato oltre la quinta posizione che sullo schieramento si tradurrà comunque in seconda fila di fianco a Russell che le ha suonate al suo capitano Hamilton. Carlos non ha trovato il ritmo, cedendo a Charles nel primo settore. In gara avrà una chance, ma non si illude: «Lotteremo con Aston Martin e Mercedes per il podio. La Red Bull è fuori portata».
Un podio sarebbe già qualcosa.
Ma avrebbe tutto un altro significato rispetto a quello incassato dalla Hypercar a Sebring. Esordire con la pole e un podio dietro alle due Toyota regine del Wec da tempo è promettente. Molto promettente. In F1 invece le promesse per ora non sono state mantenute.
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