Francia-Croazia, va in scena la "rivincita della cravatta"

La finalissima tra Francia e Croazia porta con sè una rivalità in termini di stile. La leggenda vuole che la cravatta nasca da un foulard indossato dai mercenari croati - gli Hrvati - in servizio in Francia durante la Guerra dei Trent'anni

Francia-Croazia, va in scena la "rivincita della cravatta"

Esistono diverse chiavi di lettura per descrivere la partitissima tra Francia e Croazia. Qualcuno la riassume nella sfida tra le stelle Kylian Mbappé e Luka Modric, qualcun altro ne parla in termini di scontro tra multiculturalismo globalista francese e il nazionalismo identitario croato. Infine, c'è chi la definisce originalmente come la "rivincita della cravatta". Perché proprio la cravatta? In effetti, il 18 ottobre di ogni anno in Croazia si celebra la festa di questo accessorio ormai irrinunciabile nella nostra vita. Il piccolo Stato balcanico si definisce la patria della cravatta, in base alla leggenda secondo cui i primi a indossarla - seppure in una variante non ancora perfezionata - siano stati i soldati croati in servizio in Francia durante la Guerra dei Trent'anni. Il Re Sole, Luigi XIV, da piccolo se ne innamorò a tal punto da metterla ogni mattina, obbligando tutti i membri della corte a fare lo stesso.

1618-2018. 400 anni dopo riecco la sfida tra Francia e Croazia. Nel 1618, anno di inizio della guerra dei Trent'anni - il primo conflitto "totale" in ambito europeo - la situazione politica era molto diversa da oggi. La Francia era uno degli Stati più forti del continente, la Croazia una piccola regione governata dagli Asburgo. Eppure i soldati croati erano considerati tra i più abili e coraggiosi al mondo. Di qui la decisione del cardinale Richelieu, nominato nel 1615 Segretario di Stato per la Guerra, di consigliare al Re Luigi XIII l'ingaggio dei mercenari hrvati per la difesa dei confini del Regno di Francia. I soldati croati si distinsero non solo per il coraggio in battaglia, ma anche per un piccolo foulard annodato attorno al collo. Un vezzo che ai nobili parigini piacque a tal punto da trasformarlo in un accessorio indispensabile, nella vita di tutti i giorni come alla corte del Re. E fu proprio il Re Sole, Luigi XIV, ad adottare la cravatte - derivazione linguistica di hrvati - e a renderla un oggetto di tendenza. Il sovrano la amava così tanto da istituire la figura del "cravattiere" di corte, chiamato a inventare continuamente nuovi modelli per suscitare l'ammirazione delle dame e degli uomini di corte. Oggi la cravatta è considerata un'invenzione francese. Ma i croati ne rivendicano l'origine e infatti, il 18 ottobre di ogni anno, festeggiano il cravatta-day.

In realtà, non tutti sono d'accordo sulla veridicità di questa teoria. Secondo il Corriere della Sera, un libro pubblicato nel 1590 e dedicato a tutti i costumi del mondo parlava già della cravatta. Già due secoli prima, lo chansonnier Eustache Deschamps - omonimo del c.t.

francese Didier, guarda un po' - scrisse una ballata intitolata "Faite restraindre sa cravate", ovvero "riannodate la sua cravatta", mentre ai tempi dell'Impero Romano gli ufficiali indossavano al collo una specie di bandana. Ma ci piace pensare che siano stati proprio i Croati a inventarla. Il loro obiettivo? Battere la Francia per vendicare l'affronto della cravatta.

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