In futuro più turn over e coraggio con 2 punte

Lo stop di San Siro è solo uno degli snodi utili a procurare qualche miglioramento nella complessa struttura della Nazionale

In futuro più turn over e coraggio con 2 punte
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Non eravamo diventati l'Argentina campione del mondo, non siamo tornati gli irriconoscibili dell'europeo tedesco. Partendo da questi due netti confini è possibile liquidare la prima e unica sconfitta nel girone di Nations league maturata per merito della Francia come un passaggio verso la ricostruzione iniziata da qualche mese. Il ct Spalletti l'ha intrapresa riconoscendo i propri precedenti errori, provvedendo a un ricambio generazionale, fissando un sistema di gioco coerente con le caratteristiche del gruppo e ha fatto passi da gigante. Lo stop di San Siro è solo uno degli snodi utili a procurare qualche miglioramento nella complessa struttura della Nazionale e a rivedere qualche metodo di gestione del ct non proprio condivisibile. Una nazionale - che si allena insieme poche settimane all'anno - non può certo avere il miglioramento veloce di un club sottoposto ad allenamenti ed esercitazioni quotidiane. Deve rispettare altri tempi, come accadde nella storia passata a Bearzot dopo l'interregno di Bernardini, come accadde a Lippi dopo la parentesi deludente del Trap, come accadde allo stesso Mancini dopo l'esperienza catastrofica di Ventura e la prima mancata qualificazione al mondiale. C'è comunque nel viaggio azzurro intrapreso da Spalletti qualche altra correzione da fare. La prima, e forse anche la più urgente, riguarda il ricorso al turn over: in una stagione così piena di impegni e accidenti fisici, procedere tra giovedì e domenica a schierare la stessa squadra (due i cambi effettuati per necessità: Vicario e Locatelli) è un calcolo che non tiene conto dell'usura. Deschamps ne ha cambiati 7 addirittura acquistando una brillantezza non denunciata contro Israele. Secondo appunto: con la qualificazione ai quarti già in tasca, era forse cosa buona e giusta affrontare la Francia con due punte invece che lasciare nel suo malinconico isolamento Retegui.

Barella 3/4ista mascherato è una forzatura: l'interista, spesso, retrocedeva come richiamato a calpestare le zolle più conosciute. Un pizzico di coraggio in più avrebbe fatto sicuramente comodo. Tornerà utile da marzo 2025 in poi.

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