Pianeta Buffon

La galassia azzurra "capitanata" da Gigi, sempre icona nazionale, nell'hotel di Iserlohn immerso tra i boschi. Suite, stanza dei giochi, pausa caffè e sedute video prima di allenamenti intensi. Barella, oggi si decide

Pianeta Buffon
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Ha raccolto l'eredità di Gigi Riva, capodelegazione nel trionfale 2006, e di Gianluca Vialli, stesso ruolo all'ultimo Europeo che ci vide vincitori. Oggi Gigi Buffon, campione del mondo a Duisburg («luogo che lascio al libro dei ricordi»), la cui fama insieme al Ct Spalletti supera quella dei vari giocatori dell'attuale truppa azzurra come dimostrato anche dal bagno di folla di martedì, è chiamato a far «conoscere» un gruppo di quasi debuttanti.

«È una squadra sottostimata ma molto competitiva, ci sono almeno sei calciatori di livello europeo e mondiale», assicura la stella sempre più luminosa del pianeta azzurro. Un pianeta che comprende capitan Donnarumma («la Nazionale è in buone mani», sottolinea Gigi), il Jorginho reduce da un'annata difficile all'Arsenal, passando per Barella che resta il dubbio maggiore per Spalletti verso l'Albania. Ieri, mentre la squadra ha effettuato altre prove tattiche con i ragazzi dell'Under 17 del Borussia Dortmund, per lui lavoro aerobico in palestra con il compagno Fagioli - il centrocampista dell'Inter cyclette, quello juventino tapis roulant - poi qualche cambio di direzione. Oggi giorno decisivo - tornerà in gruppo - per capire se potrà giocare i primi 90' dell'Europeo. Frattesi, dopo lo stop precauzionale, sembra recuperato.

E nell'hotel Vierjahreszeiten circondato dai boschi dove regnano quiete e silenzio, gravita la galassia azzurra. La strada d'accesso è presidiata 24 ore su 24 da un van della Polizei per garantire la privacy. Calciatori e staff tecnico in stanze singole al primo e secondo piano della parte vecchia dell'hotel, dirigenti tra cui il coordinatore del Club Italia Grazioli e il presidente Figc Gravina a piano terra nella zona nuova, il resto della numerosa delegazione sparsa nell'albergo «bloccato» fino al 13 luglio. Tutti in camere spaziose, quasi delle suite, in una struttura «brandizzata» con grafiche tricolori.

Colazione tra le 9 e le 10 (non c'è una sveglia comune), poi le lunghe e tante sedute video alle 11.30 nelle sale riunioni fornite di lavagne e tv, il pranzo alle 12.45 con lo chef Claudio Silvestri, pausa caffè con una torrefazione conosciutissima da queste parti, e subito dopo la conferenza per un giocatore (oggi toccherà probabilmente a Jorginho mentre Chiesa parlerà al sito Uefa), riposo e il breve viaggio (circa due chilometri) sul colorato pullman «griffato» Euro 2024 per la seduta pomeridiana sul campo dell'Hemberg-Stadion, dove anni fa sorgeva una discarica oggetto di polemiche riportate alla luce in questi giorni dalla stampa tedesca. Allenamenti intensi con l'ausilio dei droni dalle 17 di ogni giorno, cena alle 20 e libertà fino all'ora della nanna. Con i cibi, dal parmigiano alla pasta, arrivati dall'Italia. Sauna finlandese, sala dei giochi - con la playstation per evitare «tentazioni» notturne con smartphone o tablet e al flipper d'antan -, mountain bike e un campo di minigolf sotto all'hotel.

La giornata scorre tranquilla, il gruppo - sempre sul pezzo come chiede il Ct - è unito anche fuori dal campo, c'è chi è più abile a biliardo, chi a ping-pong e chi vince sempre a calciobalilla.

E il più sereno appare proprio Spalletti, che ieri agli inizi dell'allenamento si è dilettato in palleggi e tiri verso la porta. Immerso nei suoi pensieri calcistici: c'è da costruire la prima Italia ed è molto vicino a vararla.

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