La Georgia spaventa la Spagna, poi le Furie Rosse dilagano: è 4-1

Venerdì 5 luglio a Stoccarda la sfida dei quarti contro la Germania che però sa di finale anticipata

La Georgia spaventa la Spagna, poi le Furie Rosse dilagano: è 4-1
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Lo spavento iniziale e la rimonta da grande squadra: la Spagna soffre almeno un'ora per battere la Georgia, ma con il 4-1 a Kvaratskhelia e compagni si guadagna un quarto di finale di lusso all'Europeo contro i padroni di casa della Germania, il 5 luglio. Ancora una grande prova collettiva degli iberici, trascinata dai soliti folletti Yamal e Nico Williams, ma che per la prima volta subiscono gol andando addirittura sotto nel punteggio. Succede al 18', quando la Georgia passa alla prima azione con un contropiede che termina con un autogol di pancia di Le Normand.

Doccia gelata, e non solo perché su Colonia inizia a piovere, per una Spagna che comunque continua a macinare. Grande applicazione dei georgiani in difesa, ma è chiaro che al primo errore arriverà il gol. Al sesto tiro in porta infatti arriva il pareggio spagnolo con Rodri, elegante al limite dell'area nel controllo a seguire di destro e poi con un rasoterra di sinistro su cui Mamardashvili proprio non può arrivare. L'1-1 rinfranca i giocatori in maglia rossa, che mettono la freccia a inizio ripresa con il secondo gol in questo Europeo di Fabian Ruiz, perfetto nell'inserimento di testa su cross di Yamal, in un'azione che si sviluppa dopo l'ennesima grande parata di Mamardashvili su punizione dello stesso Yamal. Migliore in campo senza segnare, il 16enne del Barcellona, che gioca tutto l'incontro (quindi fin quasi alle 23) sfidando la legge tedesca sull'impiego lavorativo dei minorenni che, appunto, in Germania non possono esercitare nessuna professione oltre le 11 di sera, pena una multa di 30mila euro. Rimane comunque questa sensazione come di "Cenerentola" per Lamine, costretto a guardare sempre l'orologio, ma che per il momento non sembra condizionare nessuno.

La Georgia a parte un onnipresente Kvaratskhelia si scopre squadra modesta, costretta a

correre dietro al pallone senza beccarlo quasi mai. Finita la benzina, arriva la mareggiata: Nico Williams deborda in contropiede e Dani Olmo, appena entrato, cesella il 4-1 con un rasoterra dal limite. E ora la Germania.

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