Germania a due facce. Affonda nel calcio, è mondiale nel basket

Nelle stesse ore in cui la nazionale di Herbert trionfava a Manila, il ct Flick veniva mandato a casa

Germania a due facce. Affonda nel calcio, è mondiale nel basket
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Oro, incenso alla nazionale tedesca di basket che ha vinto a Manila per la prima volta il mondiale, esonero, quasi alla stessa ora, per Hansi Flick dopo il bagno della nazionale di calcio della Germania in amichevole contro il Giappone. Asia felice per il canadese di nazionalità finlandese Gordon Herbert, allenatore scorbutico, umorale, sicuramente bravo e persino amato pur con questo carattere, impatto col calcio asiatico letale per l'uomo di Heidelberg che dal 2021 era stato chiamato a guidare una Germania al veleno rimasta fuori dal mondiale proprio come l'Italia.

Un quasi pivot con l'oro al collo, un ex mediano congedato a poche ore dall'amichevole contro la Francia. Herbert in trionfo sulle spalle di Schroeder, 28 punti nella finale, scelto come miglior giocatore del mondiale, il quasi trentenne della bassa Sassonia. Padre tedesco madre del Gambia, che gioca nella NBA con Toronto, il giocatore chiave con cui si era strattonato nella partita dei quarti quasi persa contro la rivelazione Lettonia. Flick mandato a casa e sostituito per la partita coi francesi da Rudi Voeller, ex stella della Roma, campione del mondo a Italia 90, oggi direttore sportivo di una federazione che lo aveva assunto proprio per cercare di aiutare un tecnico valido che proprio non trovava sintonia con i giocatori della Nazionale di oggi. Herbert abbracciato ai fratelli Wagner, protagonisti in campo e con gli Orlando Magic nella NBA, Flick sconsolato nel dare le chiavi dello spogliatoio al Sandro Wagner, allenatore della under 20, che andrà in panchina al suo posto.

Il mondo alla rovescia in una domenica dove gli Stati Uniti del basket perdono pure la medaglia di bronzo ai supplementari contro il Canada, in una giornata dove le favorite nordamericane hanno visto due squadre europee battersi per il titolo e la Serbia è rimasta in partita fino ad un minuto dalla fine quando ha regalato palloni decisivi per l'83-77 finale.

Per fortuna, si fa per dire, in Italia non abbiamo silurato nessuno, non Pozzecco per il suo ottavo posto mondiale coi cestisti che in lacrime salutavano l'addio al basket del capitano Datome e non Spalletti dopo il pareggio con la Macedonia che proprio non riusciamo a digerire.

Ora la Germania potrà godersi i suoi giocatori di basket che sono già ammessi alle Olimpiadi, appoggiandoli con progetti che hanno reso molto interessante anche il loro campionato.

Diverso sarà il futuro della nazionale di calcio, anche se Klopp decidesse di staccarsi dal Liverpool, che nel prossimo europeo in casa dovrà far dimenticare queste ultime stagioni senza successi e sorrisi. Europeo dove speriamo di vedere l'Italia che domani si gioca la qualificazione a Milano contro l'Ucraina, altrimenti anche da noi voleranno schiaffi, magari pomodori al posto di wurstel.

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