Per Matteo Berrettini il giorno dopo il trionfo è ancora più dolce. Prima Stoccarda, poi il Queen's dopo 84 giorni di assenza a causa dell'operazione alla mano, i due successi consecutivi sull'erba lanciano il tennista romano come uno dei grandi favoriti del torneo di Wimbledon, al via lunedì 27 giugno.
Oltre che per l'altissimo livello del suo tennis, Berrettini è balzato agli onori delle cronache per il siparietto che lo ha visto protagonista con Sue Barker, ex tennista inglese e oggi telecronista per la Bbc. Matteo ha appena vinto il Queen’s Club Championships e queste sono le parole rivolte, in diretta televisiva, a Sue Barker: "So che questo sarà il tuo ultimo Queen e l'ultima volta da inviata a Wimbledon. Voglio congratularmi per la tua carriera e augurarti buona fortuna. E congratulazioni!". La telecronista è visibilmente emozionata e risponde così: "Che caro ragazzo". Le immagini, riprese dalla rete tv britannica, sono state condivise sui social. Una pioggia di complimenti e commenti positivi per Berrettini che, dimostrando grande galanteria, sta sempre più diventando un simbolo dell’Italia sportiva nel mondo.
"I'm welling up!"
— BBC Sport (@BBCSport) June 19, 2022
Nobody, not even Sue Barker, is immune to Matteo Berrettini's charm.
A lovely moment at the conclusion of the Queen's final. #BBCTennis pic.twitter.com/X2O7FzbMtd
La marcia verso Wimbledon
Sull'erba del prestigioso club londinese, stringendo al braccio la grande coppa dopo aver battuto in due set il serbo Filip Krajinovic, Berrettini ha frenato a fatica la commozione, tra gli applausi e le ovazioni di un pubblico che ne ha fatto un beniamino. "Non riesco a realizzare quel che ho fatto - ha detto Berrettini -.Tornare da un'operazione, vincere due tornei di fila e ripetermi in uno dei più prestigiosi è qualcosa di incredibile. Ma ora non voglio piangere, quanto ringraziare il mio team e la mia famiglia".
Nell'era Open, Berrettini è tra i migliori cinque di sempre per percentuale di successi, in compagnia di leggende come Roger Federer, John McEnroe, Novak Djokovic e Rod Laver. "Dopo la lunga assenza ho ripreso a giocare a Stoccarda la settimana scorsa e non mi sentivo al meglio, ho detto a tutti che sarebbe stata dura, invece.... - ha spiegato l'azzurro, sempre pronto alla battuta -. Sono italiano, ci lamentiamo sempre... ma ora non mi lamento più. Poi non avrei mai creduto di ripetermi anche qui. Quando giro per i corridoi, e di solito mi ci perdo, vedo i nomi dei grandi che vi hanno vinto. Sapere che sulle pareti c'è il mio, due volte, è una grande emozione".
Adesso l'obbiettivo si chiama Wimbledon.
Dopo la finale dell'anno scorso, migliorarsi significherebbe vincere il torneo ed entrare nella leggenda del tennis mondiale. Lui assicura: "Per me questo non è una preparazione a Wimbledon, ma un torneo davvero storico e importante. Al Championship ci penserò da domani".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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