
Fa uno strano effetto vedere Lewis Hamilton e Kimi Antonelli uno accanto all'altro sul divano della conferenza. Il gigante e il bambino, quasi come in una canzone di Lucio Dalla. Il più giovane e l'uomo che sogna di diventare il più anziano vincitore di gran premio degli ultimi vent'anni. Se non fosse per Fernando Alonso, sarebbero l'alfa e l'omega della F1 2025.
Se Kimi è qui, al volante di una Mercedes, lo deve proprio alla decisione di Lewis di aver scelto la Ferrari. Senza la fuga di Hamilton, sarebbe ancora a farsi le ossa in Formula 2. Sono le sue sliding doors. E lui oggi si sente in un sogno: «È surreale correre con uno come Lewis, quando sono entrato in Mercedes era incredibile vedere quanto vinceva. Ma lo sarà correre anche con Carlos e gli altri, tutta gente che guardavo alla tv fino all'anno scorso. Lewis mi ha dato tanti consigli, è stato molto gentile e gli sono grato per questo». Lewis gli ha anche lasciato un messaggio nel motor home Mercedes che era la sua casa fino all'anno scorso. «Non l'ho ancora visto», racconta Kimi che dovrà aspettare i gran premi europei per trovarlo. Hamilton lo guarda e sorride: «Sono molto contento di vedere Kimi e di averlo al mio fianco, per lui un'occasione molto speciale. Inizia 4 anni prima di me sono felice per lui».
Kimi arriva in Formula 1 a 18 anni, Lewis debuttò con il botto a 22 andando a podio nelle prime nove gare della carriera (alla sesta in Canada vinse). Impossibile prevedere un inizio simile per Kimi e in fin dei conti anche per Lewis in Ferrari. Si attendono un inizio morbido. Tra loro ci sono 20 anni e 230 giorni di differenza e in comune, oltre alla passione, hanno soprattutto un uomo: Toto Wolff, quello che ha costruito la Mercedes vinci tutto attorno a Lewis e che poi, una volta tradito, ha deciso di rimpiazzare il campionissimo con il bambino. Dopo aver pensato a Max, a Carlos e non ad Alonso («Non puoi pensare a costruire il futuro con lui», ha confessato a Drive to Survive), ha deciso di giocare d'azzardo scegliendo un debuttante per il dopo Hamilton. Un azzardo calcolatissimo perché basato sui dati che gli ingegneri Mercedes hanno raccolto su di lui negli anni, prima nelle formule minori e poi nei test con le vecchie auto di Formula 1. Antonelli non è un salto nel buio. Ha la velocità, il talento, le basi costruite da una famiglia solida e concreta che è andata fino in Australia per stargli vicino.
Mamma, papà e sorellina che ancora non gli ha chiesto nessun autografo dei suoi nuovi colleghi: «Mi fa firmare solo delle cartoline che poi regala ai suoi amici», racconta prima di andare a dare un bacio alla sua prima monoposto dicendole: «Piacere sono Kimi». Non avrà troppo tempo per diventare grande.Tv: Domani su sky diretta libere-3 alle 3,30, pole alle 6 (diff. TV8 13,30), domenica Gp alle 5 (dif. 14)
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