Il giro "mai visto" di Bagnaia per dare la svolta mondiale

Pole record a Jerez per l'italiano della Ducati che va oltre il dolore alla spalla. Quartararo: "Il più veloce di sempre"

Il giro "mai visto" di Bagnaia per dare la svolta mondiale

«Un giro perfetto. Il più veloce che io abbia mai visto». Non usa mezze parole Fabio Quartararo quando si tratta di descrivere il capolavoro del ducatista Francesco Bagnaia sulla pista di Jerez. Nel turno di qualifiche, quello decisivo per la definizione della griglia di partenza del Gran Premio di Spagna, il torinese firma il miglior tempo (1'36"170) precedendo di quasi mezzo secondo la Yamaha del francese campione del mondo in carica e ora leader della classifica piloti a pari punti con Alex Rins.

Partito come favorito a inizio Mondiale, il pilota della VR46 Academy ha sofferto nella prima parte del campionato, ma finalmente sembra aver trovato il modo per sfruttare al meglio il potenziale della Desmosedici GP22. Il passo delle prove libere come delle qualifiche è stato impressionante, considerato anche che Bagnaia era arrivato a Jerez con la spalla destra ancora dolorante per la brutta caduta nelle qualifiche di Portimao.

«Sono felicissimo. Qualche cambiamento nell'assetto effettuato durante le FP4 ci ha permesso di trovare ancora più grip», ha commentato il piemontese, che con la prima pole stagionale interrompe il dominio di Quartararo in qualifica a Jerez che durava dal 2019 e allo stesso tempo si rilancia nel ruolo di protagonista in Casa Ducati. «Finalmente siamo tornati. Nelle ultime gare non eravamo ancora riusciti a mostrare tutti i progressi fatti, la verità è che la nuova carena ci permette di entrare molto prima e meglio in curva. Sul time attack siamo stati forti ma ho girato bene anche con le gomme usate».

Completa la prima fila l'Aprilia di Aleix Espargaro che sta diventando una presenza costante nelle posizioni che contano per la gioia dell'AD di Aprilia Racing Massimo Rivola e di Romano Albesiano, il direttore tecnico, che hanno creduto nel progetto nonostante le difficoltà inziali. «Pecco volava nel terzo e quarto settore, ma secondo me Quartararo resta l'uomo da battere», ha dischiarato Espargaro, sempre più a suo agio sulla RS-GP di Noale, mentre Maverick Vinales (12°) continua a faticare a sfruttare il potenziale della sua Aprilia sul giro veloce. «Siamo vicini, ma Fabio ha qualcosa in più - ha detto ancora lo spagnolo -, sono comunque fiducioso per la gara perché abbiamo un buon passo. Sarà importante fare una buona partenza e gestire i primi giri necessari per gommare bene la pista dopo la gara della Moto2».

Tra le Ducati di Miller (4°) e Zarco (6°) si infila un intramontabile Marc Marquez (5°). Continua a crescere il pilota della VR46 Marco Bezzecchi (8° con la Ducati), mentre è solo undicesimo Enea Bastianini. «Non posso essere soddisfatto del lavoro fatto finora perché ancora non abbiamo trovato il giusto feeling con la moto. Avevo faticato nelle libere e poi in qualifica mi si è chiusa la moto e sono caduto.

Ancora non so bene cosa sia successo. È un peccato, mi sta mancando la giusta fiducia con l'anteriore per guidare sciolto come piace a me», ha dichiarato il pilota del team Gresini, grande sorpresa di questa prima parte di campionato.

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