Giro, la piccola Italia ci ha preso gusto. A Genova vince Oldani

Dopo Dainese, ecco un altro corridore nostrano che ha studiato ciclismo all'estero. Ieri il passaggio sul ponte ricostruito di Genova

Giro, la piccola Italia ci ha preso gusto. A Genova vince Oldani

Genova - Ci hanno preso gusto i ragazzi italiani. Dopo il successo di Alberto Dainese, ecco un altro ragazzino classe '98 a vincere la sua prima corsa da professionista sulle strade del Giro.

Seconda giornata ad alta velocità (quasi 46 la media) e secondo successo tricolore di fila al Giro: a Genova si celebra la prima volta del milanese di Busto Garolfo Stefano Oldani, che come Dainese appartiene alla «Generazione Erasmus», quella dei ragazzi d'Italia che non stanno tanto a girarsi i pollici e vanno all'estero a studiar ciclismo. Per Oldani prima la Spagna da under 23, poi il Belgio alla Lotto, infine da quest'anno l'Olanda alla Alpecin-Fenix del fenomeno Mathieu Van der Poel. «Non ci credo, non riesco a smettere di piangere: mi sembra magico avercela fatta dice il ragazzo -. Ho lavorato tanto per questo obiettivo, mi spiace che solo noi italiani dobbiamo andare in altura mentre tutti gli altri possono allenarsi tranquillamente a casa simulando l'alta quota ricorrendo alle camere ipobariche», racconta il milanese, che già ci aveva provato sull'Etna.

Tappa al vento per Stefano Oldani, che va all'attacco fin dal mattino con il suo capitano e altri venti capitani coraggiosi. Prima in appoggio di Mvdp sull'Appennino parmense, poi rispondendo all'attacco finale di Rota con l'olandese Leemreize, quando il suo capitano lo lascia libero di interpretare al meglio il «piano B». Oldani non se lo fa ripetere due volte, e come accaduto l'altro ieri con Dainese, si va a prendere la scena e si gioca la tappa che ricorda il povero Weylandt (morto cadendo nella discesa dal Bocco nel 2011) con assoluta autorità. «Non è stato semplice, ma non potevo fallire», dice. In precedenza, prima della volata, la carovana rosa ha percorso il tratto dell'A12 e il ponte San Giorgio, tristemente noto come Morandi per le sue 43 vittime. Questo omaggio non è stato assolutamente gradito dai parenti delle vittime, rappresentate dalla Presidente Egle Possenti, la quale si è detta sconvolta nel vedere tra gli sponsor del Giro «Autostrade per l'Italia», che ha piazzato in prossimità del traguardo il proprio arco pubblicitario: «Questa cosa ci ha lasciato allibiti - ha detto-. Noi non vogliamo fare polemica, ma questo si poteva assolutamente evitare».

Tornando alla corsa e alla vittoria del nostro Oldani, fanno notizia i complimenti del battuto Rota al vincitore di giornata: «Complimenti, Stefano ha fatto una corsa perfetta». Parole di Lorenzo Rota: secondo al traguardo, ma non in fair play.

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