Un Gp da baby fenomeni e Leclerc cresce ancora. Ma salvate il soldato Seb

A Silverstone vince Max davanti al duo tedesco Charles quarto. Vettel 12°, tensione con Binotto

Un Gp da baby fenomeni e Leclerc cresce ancora. Ma salvate il soldato Seb

Largo ai giovani! Nel giorno del Gran premio dedicato al suo 70° anniversario, la Formula 1 scopre di avere un grande futuro davanti a sé. Largo a Max Verstappen e Charles Leclerc che riescono a rubare la scena ai padroni di casa, soprattutto a Lewis Hamilton, il campione annunciato di questa stagione post Covid. SuperMax si prende la coppa più grande, la nona vittoria della sua carriera, la ricompensa per una scelta di mescole che poteva sembrare azzardata e che alla fine si è dimostrata esatta, complice anche una Mercedes mangia gomme. La Red Bull ha scelto per Max la sequenza hard-hard-medium, mentre il duo Mercedes ha optato per un classico medium-hard-hard. Max è riuscito ad allungare il primo stop portandolo al 26° giro, ben 12 in più di Hamilton, cosa che gli ha permesso di costruirsi un vantaggio poi diventato decisivo. Max non ha sbagliato nulla, non ha forzato quando là davanti c'era Hamilton, evitando di compromettere le gomme, poi ha gestito magistralmente la situazione. Hamilton ha avuto la tentazione a una quindicina di giri dalla fine, di non fermarsi per il secondo stop, ma dai box gli hanno consigliato di non rischiare, considerando quanto capitato la scorsa settimana. A quel punto è rientrato in pista al 4° posto e si è bevuto in scioltezza Leclerc e Bottas riprendendosi il 2° posto. Un piazzamento perfetto in ottica campionato, che lascia però l'amaro in bocca a Wolff: voleva vincerle tutte Adesso avrà qualche preoccupazione in più oltre a quelle legate al nuovo Patto della Concordia che tutti dovrebbero firmare entro il 12 agosto, ma che la Mercedes si rifiuta di sottoscrivere chiedendo un maggior riconoscimento economico. Non è un dettaglio di poca importanza perché solo chi firma poi potrà partecipare al mondiale

L'azzardo della Ferrari con Leclerc è stato ancora maggiore. Charles ha chiuso con un solo cambio gomme (come Ocon e Raikkonen) risalendo dall'ottavo al quarto posto dopo che al via era scivolato addirittura al decimo. Una gara gestita con pazienza e delicatezza sulle gomme, un altro passo avanti nella costruzione del campione Leclerc. La gestione delle gomme era uno dei suoi punti deboli, ha dimostrato di aver imparato molto, anche se è inquietante sentirlo dire «dobbiamo analizzare i dati perché non capisco da dove siano arrivate le prestazioni». Leclerc ha ritrovato ritmo e costanza. Chiudere dietro a Red Bull e Mercedes oggi è il massimo a cui può aspirare questa Ferrari. Triste, ma è così. Senza scordare che Charles, con uno stop in meno, ha comunque chiuso a 29289 dal vincitore. Una vita. Ancora una brutta domenica per Vettel che sembra sempre più lontano e non solo perché è un separato in casa. Seb si è girato subito nelle prime curve, un errore che non è nuovo quando è sotto pressione. Ha chiuso 12°, da dove era partito («strategia non ottimale» dirà, a cui seguirà replica di Binotto «no, era giusta, ha rovinato la gara girandosi...»).

Poteva fare di più. Bisognerebbe aiutarlo per poter giocare con due punte una battaglia già difficile di suo. E per non finire l'avventura nel peggiore dei modi. Seb non lo meriterebbe davvero per come ha amato la Ferrari.

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