Ce l'hanno fatta. I Mondiali di sci a Cortina sono finalmente realtà. Dopo ben tre candidature andate a vuoto, gli ultimi mesi segnati dal Covid, le porte chiuse al pubblico e tutte le difficoltà legate all'organizzazione di un grande evento in questo periodo, Cortina è pronta. Si parte. Ma le difficoltà non sono finite. Che mondiale di sci sarebbe senza neve? Ecco il benvenuto della montagna: fiocchi giganti e sensazione lenzuolo davanti agli occhi. Bellissimo. Un po' meno per gli addetti alla pista, che dopo aver lavorato giorno e notte per preparare un fondo duro e ghiacciato si sono ritrovati a fare i conti con quella manna, arrivata quando meno la si desiderava e a tratti diventata pioggia, battente ieri sera durante la cerimonia di apertura, bella ma anomala, come tutto in questo momento. Prendere o lasciare, ci si adatta, e subito si cambia programma per la prima delle tredici gare previste da oggi a domenica 21.
La combinata femminile avrebbe dovuto cominciare con una manche di superG, seguita da una di slalom, ma le previsioni meteo hanno consigliato per un'inversione, perché con il passare delle ore il tempo dovrebbe migliorare. Si spera, una certezza però c'è già: la gara di oggi sarà molto interessante. Solo 34 le atlete al via, prova evidente che sono poche le sciatrici in grado di eccellere in velocità e slalom. Poche ma buone, anzi buonissime. Le sette favorite, fra loro Marta Bassino e Federica Brignone, sono fra le prime dieci della classifica mondiale e si giocheranno le medaglie in una sfida che si presenta molto incerta e ricca di incognite. Primo, perché in stagione di combinate non se ne sono ancora fatte. Secondo, perché con l'inversione la più veloce in slalom dovrà partire per prima in superG, non sempre un vantaggio, anzi. Terzo, perché Petra Vlhova e Mikaela Shiffrin (un po' più favorite delle altre) si presentano al via senza punti. Incredibile ma vero, la slovacca, attuale numero 1, l'inverno scorso non ha portato a termine nessuna delle due combinate in programma, mentre Mikaela cadde in una e disertò l'altra. Morale? Nella prima manche di slalom partiranno con numeri alti, 23 e 24.
Ma è finito il tempo delle previsioni e delle congetture, a parlare da oggi sarà solo il cronometro. Neve o pioggia, sole o nuvole, caldo o freddo, ghiaccio o buche, lo sci è sport all'aperto, bello e amatissimo proprio per questo. Atleti e addetti ai lavori si sentono un po' prigionieri dentro alberghi e appartamenti, ma questo è il prezzo da pagare per poter mandare avanti il programma. I protocolli per avere l'accredito sono rigidissimi (3 tamponi in 8 giorni prima dell'arrivo e poi uno ogni 3 giorni).
Cortina deserta dunque? Tutt'altro, il traffico negli ultimi giorni è caotico, con ingorghi che a molti hanno fatto dire «meno male che non ci sarà il pubblico!». Si parte, evviva, ma se un grande evento deve anche essere un modo per migliorare le infrastrutture, prima dell'Olimpiade 2026 ci sarà ancora tanto da fare.
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