Grappasonni, la «voce» arrivata da green «Vince chi tira dritto, non chi tira forte»

È la voce del golf italiano. Gli appassionati non si perdono un commento, restan a volte svegli fino a tarda notte pur di ascoltarlo e imparare, carpire un dettaglio, un segreto. Perché Silvio Grappasonni, ex giocatore, ammalia con le sue conoscenze e lo farà anche nei quattro giorni di Monza.

Quante volte ha giocato al Golf Club Milano?

«Un centinaio di volte, forse di più. È un campo bellissimo, stretto, con i green piatti. Vince chi tira diritto, non chi è potente. Le buche più difficili sono la 3, 5, 10 e 13. Ci saranno score bassi».

I tre tenori italiani come arrivano al torneo?

« Matteo Manassero non è in gran forma ed è un peccato perché il campo è adattissimo alle sue qualità. Edoardo Molinari non attraversa un periodo brillante, mentre Francesco gioca bene e secondo me lotterà per il titolo. Le caratteristiche del campo lo aiutano.

Da chi possiamo aspettarci delle sorprese?

« Fra gli italiani metto Andrea Pavan, in grande ripresa e soprattutto Marco Crespi: gioca in casa, conosce benissimo il campo».

Fra gli stranieri?

« Miguel Angel Jimenez e Martin Kaymer, occhio a Cabrera Bello».

Ingresso libero e campo vicino a Milano: inciderà sul gioco dei nostri?

« L'italiano è tifoso: se nei due giorni finali uno dei nostri sarà ben piazzato in classifica, il pubblico raddoppierà».

Voi di Sky cosa proporrete di nuovo?

«

Avremo una specie di bordocampista, un teller. Alessandro Lupi seguirà solo i nostri e interverrà in diretta, raccontando le loro scelte, i colpi, tutto. Ci saranno cinque ore di diretta ogni giorno, più il pre e il post».

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