Jason Dupasquier, pilota della Moto3 vittima di un grave incidente ieri sul circuito del Mugello, nella notte era stato sottoposto a un intervento toracico per una lesione vascolare, ma purtroppo non ce l'ha fatta.
Con un post su twitter alle 12.06 Dorna ha ufficializzato la notizia della morte di Jason Dupasquier: "Siamo profondamente tristi nell'annunciare la scomparsa di Jason Dupasquer. Da parte di tutta la famiglia della MotoGP un pensiero al suo team, alla sua famiglia e a tutti quelli che lo amavano. Ci mancherai tantissimo Jason". Doveva essere una giornata di festa al Mugello, invece, si è rivelata una vera e propria tragedia. La caduta di Jason Dupasquier aveva fatto calare un grande senso di impotenza nel paddock prima che la situazione prendesse una strada senza ritorno. Nel corso della qualifica di Moto3, il pilota svizzero aveva perso il controllo della propria moto ed era stato investito, in maniera del tutto incolpevole, da altri due piloti, Ayumu Sasaki e Jeremy Alcoba. Quest'ultimo dopo l'iniziale stordimento si era subito ripreso mentre per gli altri due era stato necessario l'intervento dei soccorsi in pista.
La ricostruzione
Una caduta e gli avversari che ti colpiscono arrivando da dietro, ecco la terribile dinamica dell'incidente. In quel tratto di pista del Mugello, all'uscita dell'Arrabbiata-2, la visuale è cieca e quando Dupasquier è finito a terra, restando in traiettoria dopo l'high-side con la sua KTM, per Alcoba e Sasaki è stato impossibile evitare l'impatto. Uno scontro tremendo con il contraccolpo sul casco fortissimo. La situazione più preoccupante è stata fin da subito quella riguardante Dupasquier che dopo l'impatto è rimasto inerme al centro del tracciato con l'accorrente Alcoba che per sua stessa ammissione lo ha colpito alle gambe mentre il giapponese è rotolato nella via di fuga, rimediando poi soltanto un trauma al collo che non dovrebbe però avere conseguenze più gravi. La sessione, che era ormai finita, al momento dell'incidente è stata subito neutralizzata con la bandiera rossa e i soccorsi sono immediatamente entrati in pista.
Dopo esser stato soccorso in pista Dupasquier è stato prelevato dall'elicottero, atterrato sul tracciato perché le sue condizioni non permettevano uno spostamento in un altro luogo, ed è stato trasferito all'Ospedale Careggi di Firenze. Qui è stato sottoposto a Tac total body per verificare quale sia la zona più critica su cui intervenire, ma sul momento si era deciso di non operare per non rischiare di peggiorare la situazione all'interno di un quadro generale ancora non stabile. Il paziente aveva riportato un trauma cranico, definito "importante", oltre a uno toracico e uno addominale. Dopo essere stato tenuto in osservazione strettissima dai clinici del Trauma center per tutta la serata, nella notte era stato eseguito un primo intervento per le lesioni riportate al torace.
Il quadro neurologico era parso critico sin dal primo momento con il riscontro di un edema al cervello che ha compromesso l’attività cerebrale del ragazzo. L'operazione è risultata per questo motivo inutile e purtroppo poco dopo il pilota non ce l'ha fatta.Segui già la nuova pagina Sport de ilGiornale.it?
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