Gruppo E: Francia-Honduras 3-0 Super Benzema per la prima dei Bleus

Buon calcio per la Francia: l'Honduras non è la Costa Rica e Benzema fa il fenomeno. Debutta il gol "hi-tech"

Per Benzema debutto con il botto
Per Benzema debutto con il botto

Dopo la vittoria in zona Cesarini della Svizzera contro un Ecuador che avrebbe meritato ben altra fortuna è ora per la Francia di scendere in campo. Di fronte un Honduras che, dopo l'exploit Costa Rica, fa più paura.

Allo Estadio Beira-Rio di San Paolo debutta l'avventura francese al Mondiale al cospetto di un Honduras tutto da decifrare. Per i Bleus arrivo travagliato in Brasile, incluso uno spareggio con l'Ucraina che, dopo lo 0-2 dell'andata, sembrava aver estromesso gli uomini di Deschamps dalla rassegna mondiale. Poi al ritorno, nella cornice del Parco dei Principi, il 3-0 grazie alla doppietta di Sakho e la rete di Benzema, rimonta dei Bleus per una favola che sembrava riservare per i Transalpini solo un lieto fine. Qualche settimana fa, però, la tegola del forfait di Ribery, costretto, con i vari Falcao, Reus, Motolivo a disertare un appuntamento che vale una vita.

Dechamps, così, costretto a rinunciare alla sua più fulgida stella e ambizioni francesi affidate alla qualità di Pogba e il fiuto sotto rete di Benzema, titolarissimi nel 4-3-3 che, da copione, il tecnico basco schiera all'esordio. Difesa confermata, con l'emergente Varane preferito al gunner Koscielny, diga centrale composta dai dinamici Cabaye e Matuidi, fidi scudieri di un Pogba chiamato alla consacrazione planetaria e davanti la fantasia di Valbuena e Griezmann al servizio della punta del Real. Honduras che, contrariamente alle previsioni della vigilia, anche tatticamente dimostra di volersela giocare, schierando due punte, in un tradizionale 4-4-2, con gli intoccabili Costly e Bengtson, autori di una 50 di reti con la maglia della Bicolar

Francia che parte comandando il gioco ma sino al 15' non si registrano particolari occasioni da goal. Al quarto d'ora su corner, pallone che arriva tra i piedi di Matuidi, che si stacca dal mucchio centrale e la cui conclusione, quasi a botta sicura, trova un bell'intervento d'istinto di un reattivo Valladares. galletti che conducono le danze, ma nonostante la mole di azioni costruite, l'Honduras sembra reggere l'urto transalpino, anche se al 23' i Centro-americani devono ancora ringraziare un montante, sulla conclusione di Griezmann che salta in cielo e su traversone di Evra timbra la seconda traversa. Transalpini che crescono, come dimostra un'azione pochi istanti dopo con il colpo di testa di un Galletto che avrebbe meritato migliore esecuzione. Ventiseiesimo e l'Honduras non risparmia il gioco duro con il suo elemento più tignoso, Palacios, che ostacola Pogba la cui reazione determina un giallo ad entrambi. Francia che domina, ma non sfrutta le occasioni, come al 36', quando Matuidi dopo un buon triangolo in area, non perfeziona adeguatamente l'ultimo passaggio. Honduras aggressivo in mezzo al campo, ma in avanti assolutamente inconsistente, Francia sfortunata e un po' imprecisa ma l'impressione è quella che il goal per Pogba e compagni non tarderà ad arrivare. E arriva al 43' su una ingenuità di Palacios che ostacola l'inserimento dell'interno juventino, regalando un penalty ai Bleus e l'espulsione per il centrocampista ex Tottenham. Rigore di Benzema e 1-0 per la Francia. Vantaggio transalpino all'intervallo più che meritato.

Honduras al rientro senza Bengtson, costretto ad un 4-4-1 e pronti e via la Francia raddoppia per quella che è una rete destinata a restare nella storia. Non tanto per le sorti di un match che appare ampiamente deciso, ma per l'esordio al Mondiale della “goal line technology”. Accade che su un lancio di Cabaye, ancora Benzema incrocia cogliendo il montante lontano, palla che attraversa la linea per essere accompagnata dal portiere honduregno nei pressi della riga in un primo momento, salvo riacchiapparla subito dopo. Goal e non goal e gli implacabili occhi assoldati dalla Fifa per evitare il ripetersi di “casi Muntari” decretano la rete dei francesi. Non si tratta, però, di una doppietta per Benzema, ma correttamente di un autogoal del portiere centro-americano. Francia che dilaga e al 55' sfiora un altro goal sempre con Benzema che, sotto misura, impegna nuovamente Valladares, estremo tecnicamente non impeccabile ma dalla grande reattività. Due a zero e già al 57' Dechamps decide di risparmiare un opaco Pogba, autore di una prestazione non indimenticabile, facendo entrare Sissoko. Partita che non ha molto più da dire con il tecnico della Juve nella stagione in serie B che fa uscire anche Cabaye facendo entrare al suo posto Mavuba, cautelandosi anche da un clima che si sta surriscaldando, con gli Honduregni non intenzionati a risparmiare contrasti di una certa rudezza. Francia che sfiora il tris con Matuidi al 64', tris che i Bleus colgono 10 minuti dopo con il solito Benzema. Su calcio d'angolo, pallone rimpallato e l'ex bomber del Lione, da posizione defilata, infila di potenza sotto la traversa di Valladares. Tre a zero e per i Blues la priorità diventa non rischiare più i garretti, con la partita che si spegna con il passare dei minuti.

538em;">Nonostante la pochezza dimostrata dall'Honduras, buone impressioni da una Francia che gioca con equilibrio, mostra un Benzema in forma mondiale e, soprattutto, non rischia niente. Male l'Honduras, sino ad oggi, nettamente la squadra più modesta della rassegna brasiliana.

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