I Tre Leoni sul più bello diventano cuccioli. Ma ora vogliono prendersi la

Negli ultimi anni solo fallimenti nonostante talento e campioni. Non vincono dal 1966. Quando si giocò proprio a Wembley

I Tre Leoni sul più bello diventano cuccioli. Ma ora vogliono prendersi la

Se soltanto avessero solo uno straccio di centrocampista nativo in uno a caso dei loro primi quattro o cinque club della Premier, magari sarebbero più credibili. Non sono più quelli tutta fascia e cross in mezzo per le torri, ma non è che sia cambiato molto, dietro sempre due centrali possenti, formidabili nel colpo di testa e discutibili palla a terra, in mezzo dopo Boby Charlton buio. Kevin Keegan bravo, un trequartista, Kenny Dalglish? Scozzese, non facciamo confusione, Paul Gascoigne formidabile e divertente, gol memorabili ma non esattamente un regista, ammesso che il ruolo sia ancora vivo nel calcio odierno. Sono riusciti a non portare a casa niente anche quando in mezzo avevano Steven Gerrard e Frank Lampard, due midfielder che invidiava mezzo mondo. Eppure nel Liverpool e nel Chelsea avevano vinto e anche tanto, Gerrard una Uefa nel 2001 e una Champions nel 2005, membro dell'Ordine dell'Impero britannico, due piedi, legnata devastante dai 15-20 metri, completo in ogni zona del campo. Lampard miglior marcatore della storia del Chelsea con 211 reti, tre Premier League, quattro FA Cup, due League Cup, due Community Shield, un'Europa League e una Champions, tre edizioni del mondiale, nella Hall of fame della Premier. Due troppo, Gerrad forse più fisico, Lampard più compassato, un piacere vederli giocare, sui tabloid una censura senza senso: Forti ma non si completano.

La legnata più clamorosa all'Europeo del 2004 quando Sven Goran Eriksson mette insieme forse la nazionale più forte di sempre, Neville e Cole sulle fasce, centrali Campbell e John Terry, altro mito, poi David Beckham e Scholes esterni, davanti Wayne Rooney e Owens, in mezzo quei due. Si gioca in Portogallo, lo vince a sorpresa la Grecia con una formazione che non vale un decimo dell'Inghilterra inserita nel gruppo B con Francia, Croazia e Svizzera. Sconfitti dalla Francia, vanno avanti con una doppia vittoria negli altri due scontri. La botta arriva nel quarto proprio contro i portoghesi, 2-2 dopo i supplementari, rigori, Ricardo Pereira esagera e si toglie i guanti, Beckham spara alto, Inghilterra a casa. Tutto confermato ci saranno anche tre leoni sulla maglia ma in campo undici asini, anzi dieci leoni e un asino, David Beckham, quando al mondiale del 1998, 30 giugno, lascia per 80' in dieci la sua nazionale contro l'Argentina, quella della Malvinas e del gol con la mano de Dios.

Questa incapacità di accettare il risultato, di trovare un solo colpevole per ogni sconfitta è il muro che non riescono a superare. Eppure di legnate clamorose, da squadra, contro gente mediocre ne hanno prese a raffica fin dalla loro prima partecipazione al mondiale quando gli Stati Uniti la rimandano sull'isola con la rete di un haitiano naturalizzato in tutta fretta. Era la prima volta che si degnavano di partecipare e uscivano dal loro regno. Altre ed eventuali, 21 settembre del '49 due a zero con l'Irlanda, storico 7-1 contro l'Ungheria, eliminazione vergognosa all'Europeo del 1988 dove perdono tutte le partite e tornano a casa rapidi. Nel '92, ancora Europeo, eliminati dalla Svezia, due anni dopo mancata qualificazione al mondiale, ancora europeo del 2000, disfatta e dimissioni del ct Kevin Keegan, mancata qualificazione agli europei del 2008, due pareggi con Stati Uniti e Algeria al mondiale 2010, fuori al primo turno nel 2014, unica vittoria contro Costa Rica, 93esimo posto nel ranking Fifa. La stiamo massacrando? Abbiamo i canonici requisiti per permettercelo? Yes Sir, con noi sempre in campana, fin dalla nostra prima visita il 14 novembre 1934, ad Higbury i leoni siamo noi, sotto di tre reti in dieci andiamo sul 3-2 con doppietta di Giuseppe Meazza che poi colpisce anche una traversa che continua a tremare per 72 anni fino a quando nel 2006 lo stadio viene abbandonato e destinato ad area residenziale col nome di Highbury Square.


Adesso sono in semifinale nel loro Wembley, hanno vinto solo lì nel '66 in una finale molto chiacchierata contro i tedeschi e potremo anche trovarceli contro. Più probabile per loro che per noi. In quello stadio dove Capello l'ha messa dopo galoppata in fascia di Chinaglia e palla in mezzo, il loro schema preferito, ma diversa, rasoterra, quasi vigliacca, all'italiana.

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