Ibra, un libro aperto. Che emoziona Silvio

Paure, segreti e sogni di un Zlatan mai visto. Berlusconi: "Ti voglio bene"

Ibra, un libro aperto. Che emoziona Silvio

Ibrahimovic alla Juventus 2004/06: «Scordatevelo, io in serie B non ci vengo». All'Inter 2006/09: «L'ho fatto solo per me perché voglio vincere». Al Barcellona 2009/10: «Sono qui per fare la storia di questo club». Al Milan 2010/12: «Vinciamo tutto». Al Psg 2012/16: «Sono felice, un sogno che si avvera». Al Manchester United 2016/18: «Vinco la Premier e poi smetto». Ai LA Galaxy 2018/19: «La mia età? Sono vecchio, morirò giovane». Al Milan 2020: «Lo scudetto? Lo vince la squadra dove gioco io».

Adrenalina Zlatan.

Sabato sera un tiro, un gol, il suo. Con Cristiano Ronaldo e Lionel Messi adesso è nel ristrettissimo club dei fenomeni con almeno 300 reti realizzate nei cinque maggiori campionati europei, e ieri pomeriggio era qui alla Triennale di Milano, puntuale come sempre, a parlare della sua indicibile storia, così come l'ha definita nella sua autobiografia. Un altro Ibra, diverso dallo spaccareti che si conosce sul campo, educato, rispettoso, quasi imbarazzato quando in video la voce sul maxischermo di Silvio Berlusconi lo ha elogiato: «Campione dello sport e della vita che mi fa ancora emozionare, ti voglio bene, Zlatan».

Sul palco Fabio Capello e un piccolo segreto svelato: «L'ho preso in disparte - ha raccontato don Fabio - e gli ho detto che era bravo ma ora basta con questi colpi di tacco, finte, dribbling, giocava per lo spettacolo e invece doveva stare davanti e fare gol: per me, alto com'è, non sapeva neppure colpire di testa». Zlatan ascolta a testa china, parole di un tecnico che il rispetto non l'ha mai chiesto, se lo è sempre preso. Zlatan ha imparato, dietro un'infanzia border line un ragazzo che non ha mai smesso di andare avanti, segna, fa vincere ma è la sua forza mentale che straborda: «Sono sempre rimasto me stesso per questo sono ancora qui a 40 anni. Paura, si, paura di smettere perchè non so cosa mi succederà dopo. L'adrenalina per me e tutto». Lo Zlatan diverso e uno che ha deciso di farsi voler bene da tutti, anche dai non milanisti. C'era anche Galliani, ovazione, ha raccontato, ha svelato, tutto su queste pagine che si leggono d un fiato

La sua precedente autobiografia Io Ibra, è

stata un grande successo commerciale, mezzo milione di copie in Svezia e oltre 200.000 in Italia, questa seconda e già in cima alle vendite, Urbano Cairo, presente e editore di questa, finge scaramanticamente di non saperlo.

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