Ibra&Thiago, il sacrificio annunciato

L'orologio della sede del Psg, al 24 di rue du Commandant-Guilbaud, ha scandito le ultime ore rossonere di Zlatan Ibrahimovic e Thiago Silva. Le due stelle ormai lontane dalla galassia Milan e destinate a illuminare la Tour Eiffel negli anni a venire. L'ha confermato pure Berlusconi, ieri sera ai vertici del Pdl riuniti a Roma, che i due campioni andranno a Parigi. «Per una cifra così - il concetto espresso dal Cavaliere e rivelato da alcuni presenti alla riunione - non si può dire di no. Sarebbe da irresponsabili». I numeri parlano di un affare da 170 milioni di euro per le casse rossonere: 62 milioni incassati dai cartellini del difensore e dell'attaccante, il resto della somma è composto dagli ingaggi risparmiati. Il presidente del Milan ha fatto intendere che la cessione del difensore brasiliano è ormai definita. Mentre per il campione svedese Berlusconi ha spiegato che la partita non è ancora chiusa, perché sono da definire i dettagli sull'ingaggio.
A quelli sta lavorando Mino Raiola, che dopo aver incontrato mercoledì sera Ibra a Stoccolma in compagnia di Leonardo e dell'avvocato Rigo, si è recato a Parigi. Chiaro segnale che lo svedese ha aperto la porta al trasferimento in Ligue 1. Intorno alle 16 e 15 il procuratore ha raggiunto di nuovo il dirigente brasiliano al Parco dei Principi, dove è iniziato un lunghissimo meeting, conclusosi poco prima delle 20. In ballo ci sono ancora le cifre dell'accordo: l'entourage dell'attaccante ha avanzato una richiesta da 14 milioni netti per 4 anni, mentre la prima offerta del Psg si è fermata a nove. L'accordo si farà nei prossimi giorni e probabilmente nella terra di mezzo, tra i dieci e i 12 milioni o restando sui 14, ma per tre anni. A dare forza all'ipotesi che l'operazione stavolta non salterà è stata la presenza di Rafaela Pimenta. L'avvocato che preparò le carte per l'arrivo di Ibra a Milano dal Barcellona e che si muove solo quando c'è da apporre firme sui contratti. Legato al destino di Ibrahimovic è quello di Thiago Silva. L'affare infatti riguarda entrambi i giocatori. O tutto o niente, è l'intesa Milan-Psg. Il difensore guadagnerà nove milioni netti a stagione per cinque anni. La cifra è identica a quella pattuita in giugno, quando sembrava già definito il passaggio al club parigino.
Adriano Galliani ha seguito da lontano gli sviluppi della trattativa. Sino al tardo pomeriggio si è trincerato in via Turati in attesa di una telefonata dalla Francia. Poi, poco prima di cena, la fuga da una via secondaria. Ma l'ad rossonero in giornata ha ricevuto una visita importante. Quella di Claudio Vigorelli, a capo di un pool d'agenti che ha in scuderia cavalli di razza come Mattia Destro e Davide Astori. Una toccata e fuga di venti minuti, ufficialmente per definire piccoli affari. Un'occasione per un primo contatto per i due enfant prodige, in realtà. Esce dalla corsa invece il difensore brasiliano Dedé, che ha rinnovato ufficialmente con il Vasco da Gama.
Non resta ferma neppure l'altra Milano. L'Inter ha accelerato sul fronte Paulinho (otto milioni più bonus) e Massimo Moratti, dopo aver scaricato Pazzini, ha invitato Piero Ausilio a stringere i tempi in Brasile pure su Lucas. «È arrivato il momento di concretizzare, sempre che si riesca a farlo».

Parole che possono significare tutto o niente. Intanto il patron tiene uno spiffero aperto ai russi dell'Anzhi per Sneijder. «Per noi è determinante, ma il rischio di perderlo c'è». Sparta piange, ma Atene non può stare allegra.

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