Illusione Lukaku, non è pronto per il campo

Ieri nel pomeriggio la decisione: non convocato per la sfida di Firenze

Illusione Lukaku, non è pronto per il campo

Milano. C'è nell'aria un'inspiegabile capacità di creare attese, là dove in realtà non ci sarebbero nemmeno i presupposti. Lukaku oggi non partirà con la squadra per Firenze, ma sarebbe stato strano e inutile il contrario. Solo ieri il primo (mezzo) allenamento con il gruppo: il senso di aggregarlo a una trasferta che gli avrebbe impedito di lavorare a fondo come invece ha bisogno? Nessuno, se non quello diplomatico di spazzare via un po' delle rognose domande che da qualche tempo circondano il centravanti belga. E in questo senso, Inzaghi prende una scorciatoia: oggi niente conferenza stampa e nessuna domanda, se non forse quelle amiche dei social nerazzurri. Risponderà martedì, alla vigilia del Plzen, avversario contro cui invece Big Rom dovrebbe tornare davvero nel gruppo: giocando in casa, non salterebbe nessun allenamento e potrebbe sedersi senza difficoltà in panchina.

Lukaku si è infortunato al muscolo flessore della coscia sinistra il 28 agosto, 1 gol nelle prime e uniche 3 partite di stagione, ed è ovviamente lontanissimo dalla migliore condizione. È completamente guarito, come hanno certificato i controlli strumentali cui l'Inter l'ha sottoposto martedì, soprattutto per tranquillizzarlo e spingerlo a forzare sulla via del recupero. Comprensibile che a un mese dal Mondiale, (il Belgio debutterà contro il Canada il 23 novembre) il centravanti abbia voluto evitare ogni possibile ricaduta, sempre in agguato in caso di guai muscolari, come dimostra il caso Maignan.

Ora però si tratta di portarlo a un condizionamento che non sarà rapido né semplice, oltre all'inserimento nei meccanismi tattici dell'Inter. Perché è giusto ricordare come nelle prime 3 partite di stagione, Lukaku fosse già apparso lontano dalla forma migliore, lento e appesantito, ma soprattutto estraneo ai meccanismi della squadra, ritrovata completamente differente da come l'aveva lasciata un anno prima.

Nel frattempo, Inzaghi (che per qualcuno medita per Firenze il clamoroso ritorno di Handanovic in porta) ha sicuramente modificato il gioco dell'Inter, scegliendo di lasciare spesso all'avversario il controllo del pallone, cosa che invece l'anno scorso per i nerazzurri era precipua. Ciò dovrebbe consentire di sfruttare meglio la progressione di Lukaku, quando Lukaku sarà pronto.

Obiettivo non dichiarato, la Juventus il 6 novembre, partita che già ora ha il sapore della frontiera per 2 squadre costrette a inseguire dopo la brutta partenza: chi perderà quella sera, dovrà presumibilmente arrendersi all'evidenza della classifica. Sull'eventualità, che poi Big Rom resti a Milano anche l'anno prossimo, di fatto scaricato dal Chelsea, ogni valutazione sarà fatta in primavera. Vere novità non ce ne sono.

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