Dal capodanno del Coniglio, che l'Inter cinese celebrerà come sempre con una divisa speciale, alla notte di Skriniar il passo è breve, questione di poche ore. Solo che nel caso dello slovacco, confermato capitano contro l'Empoli, salvo ripensamenti dell'ultima ora, c'è ben poco da festeggiare. Niente pacco dono, ma solo un pacco e basta. Da almeno 50 milioni, quelli cui l'Inter in estate ha rinunciato, convinta che Skriniar firmasse il prolungamento del contratto e valesse di più nel mercato successivo, questo che chiude il 31 gennaio, o direttamente in quello estivo.
E invece Skriniar ha fatto orecchie da mercante, è davvero il caso di dirlo, ha rifiutato ogni proposta di Zhang e Marotta (l'ultima è di 6,5 milioni netti a stagione per 5 anni), ha letto gli striscioni che i tifosi imploranti gli hanno dedicato, probabilmente ammirato da tanto affetto, ma finora ben si è guardato dall'evitare all'Inter il buco economico, che è la cosa più grave per un club che deve fare i conti con i debiti, ma anche ai suoi dirigenti la figura degli sprovveduti. Bene che andrà, il PSG chiamerà in settimana, offrendo meno di un terzo di quanto avrebbe pagato in estate, ma il terrore di Marotta è che da Parigi non si presenti nessuno e che Skriniar parta a giugno, gratis. Curiosità per come i tifosi accoglieranno il giocatore: difficile che riesca a dribblare i fischi, e chissà gli striscioni.
Il vero rischio è che nella prossima stagione, Inzaghi perda oltre a Skriniar un altro paio di titolari, perché se non fa cassa col mercato, l'Inter non riesce a fare quadrare i propri conti. E in rosa, di giocatori abbastanza giovani e di valore internazionale, non ce ne sono molti. Bastoni, fra l'altro, va in scadenza nel 2024 e del suo rinnovo ancora nessuno ne ha parlato. Dumfries, Barella e poi Martinez, chi altri? Magari arrivasse il Barcellona a bussare per Brozovic Di certo, si prospetta un mercato creativo, come piace dire a Marotta, che ora sta valutando, oltre al riscatto di Acerbi, anche di prolungare De Vrij, la sua riserva, in scadenza a giugno, come Skriniar. Nell'immediato, i soldi che arriverebbero dal PSG, andrebbero al Lille per Dialò. Il romanista Smalling è l'ennesimo parametro zero messo nel mirino, ma ci sarà parecchia concorrenza.
Questo il futuro, il presente è la sfida di stasera con l'Empoli, che l'Inter deve assolutamente vincere per tenere viva la già sbiadita speranza di rincorsa al Napoli capolista e per festeggiare nel giusto modo la Supercoppa conquistata a Riad. Il trofeo sarà alzato a San Siro, esaurito per l'ennesima volta (vincente la scelta di vendere tagliandi anche a 5 euro, allo scopo del sold out).
Migliaia di tifosi, come già in passato, aspetteranno la squadra alle 19 in viale Caprilli, per fare transitare la Coppa e il pullman nerazzurro fra due ali di folla festante. In campo, poi, anche Zhang alzerà il quarto trofeo della sua presidenza. Tormentata, ma vincente.
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