Inter, derby da favorita: voglia di scappare via ed "eliminare" i cugini

Una vittoria per arrivare al possibile +10. Formazione tipo ma Inzaghi si nasconde

Inter, derby da favorita: voglia di scappare via ed "eliminare" i cugini

L'occasione è la stessa che aveva il Milan nel girone di andata, anzi persino più grande perché allora restavano da giocare altre 26 partite, mentre stasera, a derby consumato, ne resteranno 14. Vincere per schiacciare l'avversario 7 punti più sotto, che poi teoricamente potrebbero essere 10, considerando il recupero di Bologna. «È importante, ma non decisiva: la strada è ancora lunga e bisognerà fare attenzione anche a Napoli, Atalanta e Juventus, che era la mia favorita in estate e ha fatto un grande mercato a gennaio», si schermisce Inzaghi, guarito dal Covid e regolarmente al suo posto in panchina, senza aver saltato nemmeno una partita. Benedetta la sosta, che ha consentito al tecnico di guarire e soprattutto ai suoi giocatori di rifiatare, dopo le ultime partite vinte a lingua palesemente di fuori.

Capienza massima raggiunta da giorni, prato rizollato e si spera già in grado di essere palcoscenico adatto alla sfida. Inter senza problemi, se non di abbondanza, un caso sostanzialmente unico, ma forse anziché pensare a coincidenze fortunate sarebbe più giusto apprezzare metodi e programmazione nerazzurri. La formazione si direbbe scontata, se non fosse che ogni volta Inzaghi prova a sorprendere, con una mossa inattesa. Se così non sarà, gioca l'Inter che tra dicembre e gennaio è volata in fuga, con Dumfries a destra e Martinez al fianco di Dzeko. In panchina Sanchez, l'ultimo arrivato dal Sudamerica, e il neo acquisto Caicedo, di cui il tecnico continua a decantare grandi doti sfuggite ai più, a rischio per un problema muscolare.

In tribuna ci sarà ancora una volta Zhang jr, che sembra averci preso gusto a fare il presidente in presenza e non solo via zoom. Del resto è arrivato in tempo per alzare la Supercoppa, annunciare il rifinanziamento del club con il nuovo prestito di 415 milioni in scadenza nel 2027 (con 30 milioni di interessi passivi all'anno e una valutazione di titolo altamente speculativo o di titolo spazzatura da parte delle agenzie di rating), ma ancora non c'è stato l'annuncio dei rinnovi contrattuali più attesi. Da quelli scontati col management italiano a quello di Brozovic, ora tentato dal Barcellona (la mossa Gosens spiega chiaramente che con Perisic sarà addio; il tempo dirà se si tratta di una scelta vincente).

Inter teoricamente favorita, ma Inzaghi è ancora una volta lesto a sgusciare via dal pronostico. «Il derby fa sempre storia a sé e poi il Milan è un'ottima squadra, come dice la sua classifica. Hanno avuto una flessione, per via degli infortuni, ma Pioli è molto preparato e avrà studiato al meglio anche questa partita.

Saranno gli episodi a decidere la sfida e noi dovremo essere bravi a indirizzarli a nostro favore». All'andata 2 rigori: uno segnato da Calhanoglu e l'altro sbagliato da Martinez. Nonostante ciò, il Toro resta il rigorista designato da Inzaghi.

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