L'Inter vuole ripartire e finire alla grande una stagione cominciata a singhiozzo, proseguita in crescendo ma che nell'ultimo mese ha regalato più dolori che gioie. I nerazzurri hanno perso il primato in campionato, si sono fatti riprendere da Napoli e Milan e avvicinare pericolosamente dalla Juventus ora quarta a meno tre ma con una partita in più. 6 punti nelle ultime 6 giornate non sono un bottino onorevole per chi vuole vincere lo scudetto e per questa ragione la squadra si è ritrovata alla Pinetina per un faccia a faccia decisivo per le ultime 10 partite che mancano per portare a termine la stagione (11 se si considera anche la semifinale di Coppa Italia contro il Milan).
Il discorso per ripartire
Simone Inzaghi da sempre "amico" e psicologo dei suoi calciatori si è fatto trovare molto arrabbiato alla ripresa degli allenamenti dopo il pareggio contro il Torino e accanto a lui tutto lo stato maggiore del club nerazzurro rappresentato dall’amministratore delegato Beppe Marotta, dal direttore sportivo Piero Ausilio e dal suo vice Dario Baccin. Secondo l'ex tecnico della Lazio alla base della crisi di risultati una mancanza di cattiveria agonostica e sportiva.
Simone Inzaghi ha voluto mettere i suoi giocatori davanti al fatto compiuto per non lasciare alibi: se si ritornerà a macinare punti come fatto tra novembre e gennaio lo scudetto sarà ancora possibile altrimenti bisognerà abdicare in favore di altri. Se l'Inter dovesse fare percorso netto, o quasi, nelle ultime 10 giornate molto probabilmente vincerà il titolo anche perché bisognerà vedere se il Milan riuscirà a fare nove su nove. Le prestazioni non sono quasi mai mancate, Torino e Milan in Coppa Italia a parte, quella che è realmente mancata è stata la fame di vincere che è costata tanti punti. I pareggi contro Genoa e granata e la sconfitta subita contro il Sassuolo potrebbero pesare come un macigno a fine stagione ma il tecnico ha la ricetta per riprendersi la vetta della classifica con bel gioco e risultati.
Vidal multato
Arturo Vidal, assente alla ripresa per uno stato influenzale, sarà multato dalla società per le sue dichiarazione rilasciate alla tv sudamericana Tnt che non sono piacute ad inzaghi e alla dirigenza: "La cresta bionda? Chissà se l’allenatore così mi vede di più, non sto giocando abbastanza. del 34enne ex Juventus, Barcellona e Bayern Monaco che sarà però utile nella corsa allo scudetto.
L’importante è che tutti mi abbiano visto contro il Liverpool" e anche le sue parole sulla voglia di Flamengo non sono piacute al club di viale della Liberazione che userà il pugno duro nei confronti- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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