Inter sì, Milan no. È un derby sbilanciato

Mercato e preparazione i pro nerazzurri. Ibra, Tomori e Rebic out i grossi guai rossoneri

Inter sì, Milan no. È un derby sbilanciato

La bilancia pende dalla parte dell'Inter. La spiegazione, elementare, arriva dai rispettivi accampamenti. A Milanello Ibra e Tomori vengono considerati in ritardo sulla tabella di marcia del pieno recupero a causa dei rispettivi acciacchi e perciò non utilizzabili nel derby, così come Rebic - una delle poche armi per il ricambio in attacco - martellato da un dolore alla caviglia. Da Appiano Gentile arrivano invece resoconti più confortanti per Simone Inzaghi che deve solo valutare, all'ultimo momento, quale sia più affidabile, al rientro dal Sudamerica, tra Sanchez e Lautaro, il preferito, anche perché con l'Argentina il «Toro» ha recuperato la vena del gol. Lo scenario è il seguente: Pioli deve affrontare il miglior attacco del torneo con la coppia difensiva centrale composta da Kalulu e Romagnoli, fuori i due titolarissimi Kjaer e Tomori. Inzaghi ha il meglio della sua rosa a disposizione. E qui vale la pena rimarcare un aspetto. Non si tratta di fortuna come qualche frangia di tifosi rossoneri immagina. C'è del merito. Un merito evidente che parte dalla preparazione passata (gestione Conte e Pintus) e che finisce con il lavoro dell'attuale staff tecnico neroazzurro, valutato dagli esperti di grande spessore e valore.

Piuttosto vale la pena segnalare ai piangina rossoneri che maledicono il destino cinico e baro che è arrivato anche il tempo di alzare gli occhi sulle condizioni fisiche di alcuni esponenti della squadra che pure ha dato prova, orgogliosa, di riuscire a ottenere risultati promettenti (secondo posto nel passato torneo) nonostante la rinuncia proprio a Ibra (fin qui 32 assenze collezionati dallo svedese) e a molti altri.

Se si vuole competere con l'armata interista e nei prossimi mesi col ritorno scontato della Juve, bisogna sciogliere questo nodo oltre che tenere a mente il mancato potenziamento avvenuto nel mercato di gennaio. La conclusione è presto scritta: per tutti questi motivi chi rischia è il Milan. Una eventuale sconfitta lo farebbe risucchiare dagli inseguitori mentre l'Inter volerebbe verso la seconda stella.

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