Inter, sorpasso buttato via. La papera fa godere il Milan

Perisic illude al 3', l'ex Arnautovic la punisce al primo tiro. Poi nel finale l'erroraccio di Radu è uno choc

Inter, sorpasso buttato via. La papera fa godere il Milan

L'Inter che non t'aspetti si ferma clamorosamente a Bologna: dopo 4 vittorie consecutive (più il derby di Coppa Italia) e mille premesse, arriva l'incredibile sconfitta che complica imprevedibilmente la strada per lo scudetto della seconda stella. Tutta colpa di Radu, che regala a Sansone il pallone del 2-1 finale? No, c'è dell'altro, molto altro. La notte del sorpasso annunciato diventa notte di frustrazione e delusione. Il Milan resta al comando e torna padrone del proprio destino: le ultime 4 giornate diranno se nella letteratura del nostro calcio debba entrare anche una fatal Bologna, questa volta letale per l'Inter.

Inzaghi parte forte e parte bene, benissimo, col gol di Perisic dopo appena 3 minuti. Ma è come se ci fossero 2 partite: quella fino al pareggio di Arnautovic, dominata dalla banda Inzaghi, e quella un'ora abbondante che nasce da quel gol, con l'Inter subito nervosa e poi preoccupata e pasticciona e il Bologna che invece proprio lì scova coraggio, geometrie e occasioni, al punto da meritarsi prima ampiamente il pareggio e poi addirittura la vittoria. Dopo aver fermato Milan e Juventus, altri 3 punti pesanti per la squadra sempre telecomandata da Mihajlovic.
E dire che l'avvio e non solo paiono il prodromo di una formalità a forti tinte nerazzurre. Perisic realizza, un gol tanto bello nell'esecuzione quanto colpevole nella passività rossoblù, con mezza squadra, portiere compreso, spettatrice della scorrazzata in area dell'imprendibile croato. Poi Dimarco, Skriniar e almeno 3 volte Lautaro Martinez, mancano il colpo dello 0-2 che probabilmente sancirebbe la fine della sfida, in cui invece il Bologna rientra prepotentemente, proprio come il colpo di testa di Arnautovic, che si beve l'ingenuo Dimarco e batte Radu, alla prima presenza stagionale in campionato (seconda in assoluto) per il forfeit in extremis di capitan Handanovic.

Soprattutto nella seconda parte del secondo tempo, la pressione dell'Inter diventa a tratti martellante, senza mai però la precisione necessaria per schiudere un avversario chiuso a riccio e anzi offrendo il fianco a più di un pericoloso contropiede, mai concretato a dovere da Arnautovic Barrow, a lungo sacrificato nella scia di Brozovic e anche per questo poco lucido per il gran correre a tutto campo.

La mossa Sanchez, entrato al posto di Barella e a supporto di Martinez e Dzeko (dentro per Correa, che continua a non segnare) è

quella che dovrebbe aumentare il tasso di pericolosità dell'Inter, ma finisce invece per intasare una fascia di campo già soffocata dalla densità rossoblù. E infatti non succede nulla, se non il patatrac di Radu & C.

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