Alla vigilia della trasferta di Cagliari, Luciano Spalletti prova a scuotere la squadra nel momento cruciale della stagione.
Impossibile non parlare di Mauro Icardi e di un caso ancora lontano dalla risoluzione ma Spalletti chiude immediatamente il discorso non risparmiando una bordata all'ex capitano: ''Di Icardi sono già state dette molte cose, sia dall’a.d. Marotta che dal presidente Zhang. Io da qui in avanti parlo di quelli che ci sono, non di quelli che non ci sono. Perché sono quelli che vengono in campo e che hanno a cuore la sorte dell’Inter. Degli altri non ne parlerò più''.
Ancora vive le polemiche arbitrali dopo il pareggio di domenica con la Fiorentina, il tecnico toscano sceglie l'ironia per rispondere a Stefano Pioli, che aveva accomunato il rigore concesso dall'arbitro Abisso con il quello dell'andata per fallo di mano su Victor Hugo: "Su Pioli ha ragione lui: stiamo facendo confusione. Quelli della mano non sono polpastrelli ma capezzoli. Se ti sbatte la palla su un capezzolo come successo a D'Ambrosio è mano. Se ti sbatte sui polpastrelli non è niente. Ha ragione lui. Noi facciamo quel che dobbiamo fare senza alimentare alcuna polemica perché dobbiamo pensare al futuro, a noi stessi e a qualificarci perché è fondamentale''.
I nerazzurri devono tornare alla vittoria per non complicare la qualificazione Champions e Spalletti assicura: ''Lo sapevo che sarebbe stata una storia lunga e difficile, come lo è stata
quella precedente. Perché come noi cerchiamo di allevare il futuro lo fanno anche gli altri. Oltre quelle tre ci sono ancora dentro anche la Lazio e l’Atalanta, o il Torino se dà seguito alla striscia di risultati''.Segui già la nuova pagina Sport de ilGiornale.it?
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