Gli ultrà invadono il campo e un giocatore viene preso a schiaffi. È quanto accaduto durante la partita Foggia-Catanzaro, valida per il campionato di serie C del girone C. I tifosi pugliesi hanno aggredito l’ex di turno Pietro Iemmello, autore di una doppietta per i calabresi.
Nel momento in cui il centravanti, nato nel 1992, era sul dischetto c’è stata un’invasione di campo. Un uomo, al 19esimo minuto, come rivelano le immagini di Eleven Sports, è andato incontro all’attaccante e gli ha tirato una sberla in faccia. Non è bastato neanche l’intervento della sicurezza per placare l’ira dell’aggressore. Pochi minuti dopo lo stesso protagonista del gesto di violenza ha minacciato di tagliare la gola al rigorista.
Per tale ragione, l’allenatore del Catanzaro ha dovuto subito provvedere alla sostituzione del bomber, mentre nel frattempo il direttore di gara interrompeva la partita. Nonostante ciò, gli animi non si sono placati. A seguire, infatti, una seconda entrata sul terreno di gioco dei tifosi foggiani e tantissimo nervosismo, sia in campo che sugli spalti. Non è bastata l’espulsione di un collaboratore di Zdenek Zeman, coach dei pugliesi, a stemperare gli animi.
La festa per aver espugnato lo Zaccheria per la squadra del Catanzaro si è trasformata in un vero e proprio incubo, in particolare per Iemmello. Il giocatore sarebbe finito nel mirino degli ultrà pugliesi perché ritenuto di non aver lottato nel 2019 quando il Foggia dopo aver conquistato la B fu nuovamente retrocesso in serie C. Non sono da escludere, però, anche motivazioni che nulla hanno a che vedere con il calcio, considerando che al bomber già una volta era stata incendiata l’auto.
Giulia Elettra Gorietti, moglie del centravanti, non ha rinunciato a scrivere su Instagram il proprio sdegno per l’accaduto: “Mia figlia ieri guadava il papà giocare e ha dovuto assistere a uno spettacolo che ha tutto tranne che di sport e dei valori che il calcio trasmette e deve trasmettere ai giovani. Poi ci chiediamo perché il calcio in Uk è più sicuro. Perché è impensabile quello che è successo ieri, minacce di morte e tagli di gola in diretta tv. Davanti a dei bambini che guardano la loro squadra”.
Alla donna non sono bastate neanche le interviste dei dirigenti e
dello staff di casa, che si sono dissociati dalla tifoseria. “Condanno fortemente – conclude l’attrice - il club del Foggia che non sa gestire la sua tifoseria e le partite che avvengono nel proprio stadio”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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